Invito alla Comunione con la Parola di Dio

Lettera Pastorale del Vescovo di Augsburg,

Mons. Dr. Bertram Meier

 

 

 

Cari Fratelli e Sorelle,

oggi quasi più niente funziona senza l'uso di una password. Se vogliamo vivere e lavorare online, abbiamo bisogno, appunto, di una "parola d'ordine", per il computer, che è come una chiave per un mondo di informazioni e comunicazioni. Romano Guardini, che non era,  certamente, un esperto di informatica, sognava già una password: "Quando l'uomo viene al mondo, gli viene data, non solo una predisposizione, ma una parola, come la parola d'ordine che gli servirà per tutto ciò che gli accadrà nel corso della sua vita.

1. Gesù Cristo - La Parola di Dio per noi uomini

Esiste una password che ci dia accesso a noi stessi, al mondo, a Dio? nella Bibbia troviamo la "Parola della Vita" Dio ha una parola per noi uomini. E a Natale  pronuncia la parola decisiva. Egli rompe il suo silenzio dato che la Parola, non solo diventa udibile e leggibile, ma anche tangibile e concreta: "In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio." In una parola: Gesù è il Verbo di Dio in persona, con Lui la Parola di Dio ha attecchito nell'uomo ed è la parola d'ordine del mistero più intimo di Dio: “Nessuno viene al Padre se non per mezzo mio”. Ecco la conclusione della "Prima Predica" di Gesù nella sua città natale, Nazaret, "Oggi si avverano le parole della Scrittura con quanto avete appena udito". Perché Gesù non solo dispensa parole, ma è la Parola di Dio in persona.

2.  Celebrare e vivere della Parola di Dio

Dal 2019, su iniziativa di papa Francesco, abbiamo una domenica dedicata alla Parola di Dio. Con questo egli vuole ricordarci che la  domenica è: celebrazione, meditazione e diffusione della Parola del Signore. E io sono particolarmente lieto che una domenica sia stata dedicata, soprattutto, alla Parola di Dio. Già S. Girolamo  vedeva nella Bibbia un mezzo "attraverso il quale Dio parla ogni giorno ai credenti". E lasciamo che la Parola di Dio ci parli e ci formi ogni giorno. Aiutiamoci a vicenda a riscoprire la Bibbia. Ecco perché mi auguro che le Sacre Scritture siano lette insieme in ogni Comunità. Condividiamo la Parola di Dio! Essa è un tesoro per tutti noi. Durante le mie visite pastorali ho incoraggiato le persone a leggere la Bibbia e a commentarne insieme i brani.

Il 20 marzo prossimo ci saranno le elezioni dei consigli parrocchiali. Alcuni si chiederanno: "Ha senso candidarmi? Che tipo di lavoro mi attende? Come potrò contribuire?". La mia risposta è chiara: tralasciate qualche impegno risultato inutile anche durante questa pandemia e andate all'essenziale. Lasciate che Gesù Cristo, Parola vivente di Dio, sia la vostra parola d'ordine, la chiave di tutte le riflessioni e progetti. Per il Papa Emerito Benedetto XVI la Parola di Dio è «Il cuore della vita cristiana. La Chiesa è fondata sulla parola di Dio e da essa sorge e vive».

3. Comunione con la Parola di Dio

Io sono fermamente convinto che il rinnovamento della Chiesa avverrà solo se ci lasceremo guidare spiritualmente da Gesù. Una concreta conseguenza potrebbe essere, p. es. partecipare a un nuovo Consiglio Pastorale  rinvigorito da nuove idee.

Come possiamo riportare la Parola di Dio al suo giusto posto nella nostra Diocesi? Ho riflettuto a lungo su questa domanda, e ne ho discusso e parlato con i miei confratelli e collaboratori. Durante la S. Messa bisognerà mettere in maggiore evidenza l'Evangelario, in particolare, durante la Liturgia della Parola. Essa, mentre viene proclamata dall'ambone, non  è un semplice "preludio" alla Liturgia Eucaristica, né una semplice lettura di testi, o di un telegiornale; e nemmeno un evento informativo su un libro storico. Per fede sappiamo, invece, che Cristo è veramente presente durante questa Lliturgia attraverso la sua Parola.

Oltre che con Liturgia della Parola, la Chiesa celebra Gesù Cristo come persona con la Liturgia del Giorno, con la Devozione e anche  con la Celebrazione della Parola di Dio. Secondo Papa Benedetto XVI queste sono "Opportunità privilegiate per incontrare il Signore". Pertanto, la Celebrazione della Parola di Dio dovrebbe trovare un posto costante nelle nostre Comunità, accanto alla Liturgia del Giorno e alle Devozioni.

La Celebrazione della Parola di Dio ricopre uno ruolo speciale quando, la domenica, prende il posto dell'Eucaristia. Per me, peraltro,  una cosa è certa: l'Eucaristia è la Celebrazione per eccellenza della Parola di Dio, «Fonte e culmine di tutta la vita cristiana», cuore della Chiesa e quindi di ogni parrocchia o comunità parrocchiale. Obiettivo e compito del Vescovo e dei suoi collaboratori sarà quindi quello di  garantire che ogni unità di cura pastorale possa riunirsi nel giorno del Signore per celebrare insieme l'Eucaristia. Affinché questa opportunità possa venir assicurata a tutte le Comunità, esse stesse dovranno coordinarsi tra di loro, come agli albori della Chiesa, quando i cristiani si riunivano la domenica per celebrare la Cena del Signore, la sua morte e la sua risurrezione. Quindi la sola Celebrazione della Parola di Dio non potrà essere la sola alternativa alla Celebrazione della S. Messa. Non bisognerà fare perciò di necessità virtù. Il cammino della Chiesa non sta certo nel fatto che l'Eucaristia e il Sacerdozio vengano sempre di più trascurati. Preghiamo dunque intensamente affinché il Signore ci mandi sacerdoti idonei e convincenti!

Che fare però in una Comunità, in cui, malgrado tutto, non sarà possibile celebrare nessuna Celebrazione Eucaristica domenicale? A questo proposito vi ricordo il nostro sinodo diocesano, che, già tre decenni fa, ha proclamato: "Se in una Parrocchia non sarà possibile celebrare l'Eucaristia la domenica per mancanza di sacerdoti, i fedeli si riuniscano la domenica mattina per il Servizio della Parola e per santificare, così, il "Giorno del Signore'". Con il ritorno alla sola Parola di Dio, la Chiesa come Sacramento non verrà relativizzata. Parola e Sacramento non sono opposti, ma una coppia inseparabile.

Non possiamo metterli l'una contro l'altro: non Parola o Sacramento, ma Parola e Sacramento. Entrambi sono collegati in Gesù Cristo. Giustamente e, già nei primi secoli, I teologi apprezzavano la Parola di Dio: per loro la Parola celebrata nella liturgia è pane, cibo per l'anima; la Sacra Scrittura è la “mensa della parola” e ciò che vi accade è “Comunione della Parola”. Papa Benedetto XVI parla addirittura della “Sacramentalità della Parola”.

Cari Fratelli e Sorelle,

ogni parola espressa attende una risposta. Perciò vi chiedo: Rispondiamo personalmente a Gesù Cristo scegliendo LUI come parola d'ordine della nostra vita. E vi raccomando una preghiera che Papa Giovanni Paolo II ha pronunciato nel 1980 durante la sua visita a Norcia, città natale di S. Benedetto: "Gloria a Te, Cristo, Parola di Dio. Gloria a Te ogni giorno e in tutti i luoghi della terra. Gloria a Te, Parola di Dio».

Augsburg, 2. domenica di Natale, 2 gennaio 2022

Bertram Vescovo di Augsburg

(traduzione dal tedesco di F. A. Grasso)