Un testimone del tempo

in Germania dal 1965

 

Von einem Zeitzeugen

In Deutschland seit 1965

 

Dopo il servizio militare venni in Germania perché non avevo lavoro. Nella mia vita, per me, è stato sempre importante progredire. Così, nel 1965, all'età di 22 anni, decisi di andare via dalla Sicilia allo scopo di trovare più facilmente un'occupazione. E dal momento che la mia famiglia si trovava già in Germania, pensai di trasferirmi qui a Kempten. ll matrimonio, l'apprendistato, il lavoro, lo studio e la partecipazione attiva in diverse associazioni (Missione Cattolica Italiana, Associazioni Cristiane dei Lavoratori ltaliani...) e comitati vari mi hanno aiutato ad inserirmi attivamente nella collettività di Kempten e in Baviera.

 

Ich kam nach Deutschland, weil ich nach meinem Wehrdienst keine Arbeit hatte. Mir war es in meinem Leben immer wichtig gewesen, Fortschritte zu machen. So entschloss ich mich 1965, mit 22 Jahren, aus Sizilien wegzugehen, um leichter eine Arbeit zu finden. Da meine Familie sich schon in Deutschland befand, wollte ich ebenfalls nach Kempten kommen. Die Ehe, die Lehre, das Studium und das aktive Mitwirken in einigen Vereinen (Italienische Katholische Mission, Christliche Vereine der Italienischen Arbeitnehmer...) und einige Ausschüssen haben mir geholfen, mich in Kempten, in Bayern, einzugliedern.

 

Per ciò che riguarda il lavoro, devo dire che, dopo alcune esperienze in qualità di operaio generico – già agli inizi degli anni Settanta –  decisi di frequentare un apprendistato, che mi permise di lavorare presso un'industria di meccanica di precisione in qualità di operaio specializzato e di traduttore di libretti di istruzioni di macchinari destinati all'ltalia.

 

Was meine Arbeit betrifft, muss ich sagen, dass, nach einigen Erfahrungen als ungelernter Arbeiter - entschied ich mich, schon zu Beginn der siebziger Jahre - eine Lehre zu absolvieren, die mir in einer feinmechanischen Industrie als Facharbeiter und Übersetzer von Anleitungen für den italienischen Mark bestimmten Maschinen zu arbeiten erlaubte.

 

Ma la mia strada non era, evidentemente, questa: dopo aver ottenuto la Maturità Magistrale, cambiai lavoro e iniziai ad insegnare, e nei Corsi di Lingua e Cultura Italiana, e presso la locale Università di Scienze Applicate. lnotre, per aumentare ulteriormente le mie competenze didattiche, mi laureai in Lingue e letterature Straniere e conseguii un Master in Didattica e Promozione della Lingua e Cultura ltaliane a Stranieri, e, non da ultimo, una Licenza in Teologia Fondamentale con conseguente ottenimento della Missio Canonica per l'insegnamento delle Religione nelle Scuole Bavaresi.

 

Aber mein Weg war, offensichtlich, nicht dies. Nach dem Erwerb eines Lehrerdiploms, wechselte ich meinen Job und begann in italienischen Sprach- und Kulturkursen, und an der lokalen Hochschule für Angewandte Wissenschaften zu unterrichten. Darüber hinaus, um meine pädagogischen Fähigkeiten zu verbessern, erwarb ich einen Hochschulabscluss in Fremdsprachen und Literatur, einen Master für die Lehre und die Förderung der italienischen Sprache und Kultur für Ausländer, und, nicht zuletzt, ein Abschlusszeungnis in Grundtheologie und bekam somit die Missio Canonica für den Religionsunterricht in bayerischen Schulen.

 

Per ciò che riguarda Ia mia collaborazione con la Missione Cattolica Italiana di Kempten, posso dire di essermi avvicinato ad essa già dalla metà degli anni Sessanta, anche perché, avendo frequentato da giovane alcuni istituti salesiani, era rimasto vivo in me quanto imparato dai miei Maestri: devi progredire per te stesso, ma anche per aiutare gli altri. Ciò che mi ha spinto anche ad entrare in modo attivo in diverse associazioni e ad accettare diversi incarichi di responsabilità: Presidente per diversi anni del Consiglio Pastorale della Missione, Vicepresidente Vicario delle ACLI Baviera, Amministratore di diversi siti, tra cui quello delle ACLI e della Missione, collaboratore esterno della Parrocchia di S. Lorenzo (Resoconti di Processioni...), Corrispondente Consolare per il Circondario di Kempten... e tante altre cose.

 

Was meine Zusammenarbeit mit der italienischen katholischen Mission in Kempten betrifft, kann ich sagen, dass ich mich ihr schon ab Mitte der sechziger Jahre näherte, auch, weil, als ehemalige Schüler in salesianischen lnstituten, bei mir der von meinen Lehrern gelernte Grundsatz war geblieben: Fortschritte machen sollst du nicht allein für dich selbst, aber auch um deinen Mitmenschen zu helfen. Was mich dazu veranlasste auch in verschiedene Verbände einzutreten und einige Positionen und Verantwortungen zu übernehmen: Vorsitzender für mehrere Jahre bei dem Pastoralrat der Mission, Stellvertretender Vizepräsident des ACLI Bayern, Administrator mehrerer Internetseiten, darunter die des ACLI und der Mission, externe Mitarbeiter der Pfarrei St. Lorenz (Berichte über Prozessionen...), Konsularkorrespondent für Kempten und Umgebung... und viele andere Aktivitäten

Impegni che, spesso, ahimè, mi tengono ore intere lontano da mia moglie Enza (anche lei siciliana), con la quale sono felicemente sposato da quarantasei anni. Purtroppo non abbiamo avuto figli: ma uno stuolo di figliocci che hanno rallegrato e continuano a rallegrare e riempire – quasi sempre –  la nostra vita coniugale. E ora – a settantatré anni – posso affermare che la decisione di venire in Germania è stata la scelta giusta. I primi anni da Gastarbeiter (lavoratore ospite) sono stati per me una forte motivazione per continuare la mia istruzione, a studiare e ad ottenere anche la cittadinanza tedesca, insieme con mia moglie. Sia io che lei non abbiamo, però, un grandissimo desiderio di ritornare per sempre nella nostra Sicilia. Peraltro, durante le vacanze semestrali estive trascorriamo diverse settimane nel nostro appartamento a Catania. Questo perché – anche da pensionato – tengo ancora lezioni di italiano – e da 33 anni – all'Università di Kempten. Un'ultima cosa: quando parlo con mia moglie, conto mentalmente, penso o prego, lo faccio ancora in dialetto randazzese.

Tätigkeiten, die oft, leider, mich stundenlang von meiner Frau Enza – mit dem ich seit sechsundvierzig Jahren glücklich verheiratet bin – fern halten. Leider haben wir keine Kinder, aber eine Schar von Tauf-und Firmkindern, welche unser Eheleben, fast immer, erfreut haben und weiter erfreuen und erfüllen. Und jetzt – mit meinen 73 Jahren – kann ich sagen, dass die Entscheidung, nach Deutschland zu kommen die richtige Wahl war. Die frühen Jahre als „Gastarbeiter“ waren für mich eine starke Motivation, mich weiter zu bilden und zu studieren und neben meiner auch die deutsche Staatsbürgerschaft (mit meiner Ehefrau, ebenfalls aus Sizilien) zu besitzen. Aber, sowohl ich, als auch meine Frau haben, keine sehr große Sehnsucht nach unserem Sizilien, für immer, zurück zu kehren. Allerdings verbringen wir während der Sommersemesterferien mehrere Wochen in unserer Wohnung in Catania. Das, weil ich noch an der Hochschule Kempten –seit 33 Jahren und mit 73 Jahren auf meinem Buckel – noch ltalienischunterricht abhalte. Übrigens: wenn ich mit meiner Frau rede, im Kopf zähle, denke oder auch bete, mache ich es noch in randazzesischem Dialekt.

 

Dr. Fernando A. Grasso

Professore Universitario all'Università di Kempten

Collaboratore volontario della Missione Cattolica Italiana di Kempten (Homepage)

Corrispondente Consoiare per il Circondario di Kempten,

Vicepresidente Vicario (e Webmaster) delle Associazioni Cristiane die Lavoratori ltaliani in Baviera

www.fernandoagrasso.altervista.org

www.aclibaviera.altervista.org

 

 

Dr. Fernando A. Grasso

Hochschuldozent, Hoschule Kempten

Ehrenamtlicher Mitarbeiter der Italienischen Katholischen Mission Kempten (Homepage)

Konsularkorrespondent für Kempten und Umgebung,

Vizepräsident (und Webmaster) der Christlichen Vereine der Italienischen Arbeitnehmer in Bayern

www.fernandoagrasso.altervista.org

www.aclibaviera.altervista.org