Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani
VIDEOCONFERENZA DElla presidenza
DELLE ACLI GERMANIA


27 Ottobre 2021

Webgiornale  (Copia)

Anche la videoconferenza della Presidenza delle ACLI Germania del 27 Ottobre scorso ha avuto luogo su piattaforma Zoom. Collegati: il Presidente delle ACLI Germania, Duilio Zanibellato;  il Presidente delle ACLI del Baden-Württemberg Pino Tabbì; Norbert Kreuzkamp (B-W); Daniela Bertoldi (B-W); Maria Galitelli (NRW); Elio Pulerà (NRW); Pasquale Peduto (B-W),  il Presidente delle ACLI Baviera, Carmine Macaluso; e il Vicepresidente delle ACLI Baviera, Fernando A. Grasso.

Durante il collegamento – iniziato alle 18:30 e terminato alle 21:00 –  e indetto allo scopo di preparare concretamente il Consiglio Nazionale delle ACLI Germania – allargato ai Presidenti di Circolo – e al quale parteciperanno Esponenti della Presidenza delle ACLI Italia, è stato presentato e discusso l'unico punto all'ordine del giorno: il futuro delle ACLI e la loro presenza in Germania.

Sono state approfondite, quindi, tra le altre cose, le seguenti domande:

Queste, come appena detto, alcune delle domande poste e discusse nel corso del collegamento allo scopo di essere in grado di  definire alcune linee da dibattere e verificare successivamente nel Consiglio del 15 Gennaio 2022, che avrà luogo in presenza a Stoccarda-Vaihingen.

La Conferenza ha avuto inizio con un breve saluto da parte  di Zanibellato e di Tabbì. Sia il primo che il secondo hanno commentato l'attuale situazione del Movimento. Sul  vistoso calo degli aderenti... Soffermandosi soprattutto sulle difficoltà di vario tipo che affliggono, non solo le nostre Associazioni, ma tutto l'Associazionismo in generale e, non per ultimi, i servizi.

Anche gli altri partecipanti, tra cui Peduto,  hanno espresso le stesse considerazioni. Per ciò che riguarda i servizi di Patronato, sia Bertoldi che Galitelli, rispondendo anche a precise comunicazioni su certe recenti esperienze negative fatte da Pulerà in Calabria, hanno parlato delle difficoltà che spesso esse stesse e gli altri colleghi incontrano negli orari di ricevimento nei loro uffici; frequentemente, a causa della  mancanza di comprensione di alcuni assistiti che non vogliono attenersi alle attuali regole di sicurezza imposte dalla pandemia, che, ahimè, non accenna a diminuire.

Difficoltà che si aggravano ulteriormente anche a causa del personale sensibilmente ridotto, e che non può, di certo, essere supportato in tutte le funzioni da eventuali volontari che non possono accedere a certi dati sensibili degli assistiti a causa di precise direttive della Direzione, come chiarito da Bertoldi.

D'altro canto, come espresso dagli altri Membri collegati, queste difficoltà esistono anche nei nostri Consolati, anche lì spesso a causa dell'esiguo numero di funzionari e impiegati e anche a motivo di certe difficoltà legate anche ai nuovi sistemi i registrazione: Fast-It, Spid... e ne sanno qualcosa, sia Grasso che Pulerà, che operano anche come Corrispondenti Consolari; A questo proposito Grasso ha fatto il paragone con un ufficio decentrato di un quartiere di Catania in cui, in occasione di una sua visita effettuata allo scopo di ottenere la carta d'identità elettronica, ben cinque addetti, ai loro sportelli, aspettando il pubblico, che non arrivava chiacchieravano tra di loro e con altri due colleghi "sistemati" al tavolo delle informazioni.

E soprattutto Grasso si è chiesto per quale motivo gli elenchi degli iscritti all'AIRE presenti nei Consolati non siano identici a quelli in possesso nei Comuni d'Italia, con il paradosso che, se - avendone i requisiti - si richiede in Consolato la carta d'identità elettronica, dopo, un'attesa, magari di un paio di mesi per l'appuntamento, subito dopo la consegna dei documenti richiesti e l'apposizione delle impronte digitali, dopo un paio di settimane te la vedi recapitare a casa e che se, invece, la richiedi al tuo Comune in Italia (come fatto da Grasso), ti rispondono che per te, iscritto all'AIRE, possono  solo emettere quella cartacea. Situazione confermata anche da Zanibellato.

Al pari di Kreuzkamp, Grasso, per la situazione del Circolo di Kempten, si è dichiarato soddisfatto dei rapporti che intercorrono con la locale Missione Cattolica per la quale egli cura anche la presenza in Internet. Riguardo al servizio di Patronato Grasso riceve mensilmente i Connazionali e li indirizza direttamente alla sede di Monaco, come fa settimanalmente per le pratiche consolari, indirizzando i richiedenti al Consolato Generale di Monaco, spiegando dettagliatamente la procedura di registrazione. E questo diverse volte al giorno, dato che il telefono del suo ufficio multifunzionale ACLI, dopo il terzo squillo, si collega direttamente a una delle sue linee private.

Interessante e dettagliato l'intervento di Kreuzkamp che ha parlato con una certa soddisfazione delle sue recenti attività e dei costanti rapporti con il KAB, con la FAI e con il Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi,  di altri interessanti progetti in atto e di ciò che egli vuole realizzare in futuro.

Per ciò che riguarda la situazione attuale e le prospettive per il futuro delle ACLI, sia Tabbì,  sia Macaluso, non hanno fatto che ribadire quanto già esposto da Zanibellato, anche in prospettiva del Congresso del 2022 e hanno lamentato le difficoltà nate dalle restrizioni causate dai regolamenti legati alla situazione pandemica. E, al pari di Zanibellato auspicano in occasione del prossimo Congresso un ricambio generazionale e nuove idee, come espresso in modo piuttosto deciso da Macaluso, rispondendo anche a dubbi espressi da qualcuno dei presenti. Specie per ciò che riguarda la necessità di programmare corsi di formazione ad hoc destinati a chi in futuro dovrebbe continuare il nostro lavoro.

Facendo seguito, inoltre,  a quanto esposto da Grasso e da Pulerà e da altri partecipanti, Tabbì, ha proposto di redigere un documento da presentare alle autorità diplomatiche per invitarle – ove possibile – a snellire i tempi di attesa per l'ottenimento di certi documenti talvolta urgentemente necessari. Oltre  a ciò egli ha ricordato che da tempo è in corso la creazione di un archivio digitale delle ACLI  e ha invitato i presenti a inviare documenti allo scopo di completare l'archivio.

Per ciò che riguarda il sensibile calo delle iscrizioni, è stato denunciato il fatto che molti assistiti preferiscono lasciare un obolo, rinunciando all'iscrizione al nostro Movimento.

Come detto all'inizio, esaurite le riflessioni sul punto principale all'ordine del giorno, e sulle altre questioni emerse e discusse durante la conferenza, dopo un caloroso scambio di saluti e un appuntamento al prossimo incontro di Gennaio, il Presidente Zanibellato ha chiuso il collegamento alle 21:00.

 Fernando A. Grasso