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Fedeli e Aclisti di Kempten (Baviera) partecipano alla Via Crucis

MARTEDÌ, 30 APRILE, 2019 IN NOTIZIE INFORM

 

 

 

SOLENNITA’ RELIGIOSE

 

KEMPTEN – Anche quest’anno il 19 aprile, Venerdì Santo, la Comunità Cattolica Italiana ha partecipato alla 16^ edizione della Via Crucis. Qui di seguito il resoconto di Paolo Franco, fedele partecipante alle iniziative della Missione Cattolica Italiana di Kempten e Presidente della sezione locale ACLI.

Alle ore 16.00 siamo partiti con un pullman dal piazzale della basilica di San Lorenzo, noi che partecipiamo e frequentiamo la Missione Cattolica Italiana di Kempten. Alle 16.30 abbiamo raggiunto la stazione autobus di Memmingen, ove sono saliti altri connazionali, così da riempire i posti a sedere in autobus.  Un doveroso ringraziamento per l’organizzazione alla segretaria della Missione Giuseppina Baiano, a Padre Bruno Zuchowski ( che abbiamo salutato e che ha partecipato alla Via Crucis con stola e tunica sacerdotale assieme agli altri sacerdoti ), e a Giampiero Trovato (presidente del Consiglio pastorale), Gisella e due figli (oggi assenti, ma più che giustificati perchè in pellegrinaggio ad Assisi ).

Durante il viaggio in autobus, la Sig.ra Pina (Giuseppina Baiano ) ci ha dato alcuni avvisi e informazioni ( orario e luogo di ritrovo per il rientro….). Poi insieme abbiamo recitato il S. Rosario con un canto iniziale e uno alla fine. Ci mancava un po’ l’accompagnamento del nostro “chitarrista” GianPiero Trovato, “e abbiamo dovuto accontentarci” di ascoltare e cantare assieme i canti preregistrati ed eseguiti al microfono in autobus. Ricordo il ritornello di uno dei due canti: ” Il tuo popolo in cammino, cerca in te la guida….”. Eravamo seduti comodi in autobus mentre lo cantavamo, ma poi abbiamo camminato parecchio, partendo da NeuUlm, attraversando il ponte sul Danubio e per le vie di Ulm fino all’ultima stazione nel piazzale della cattedrale gotica.

Alcuni italiani sempre assidui partecipanti alle celebrazioni della Missione di Kempten non partecipano alla Via Crucis per la loro età e per il cammino troppo lungo, ma hanno partecipato moltissime volte in passato. Tra noi in autobus, alcuni venivano per la seconda volta, come il sottoscritto e alcuni ragazzi e giovanissimi,  numerose altre persone invece sono venute a questa Via Crucis da 4, 5, 6, 7 e più anni . Fino al Sig. Sabino che ricorda essere la nona volta (non consecutiva) che partecipa. Alcun italiani mi raccontano che in alcune località italiane di loro provenienza ha luogo ancora questa tradizione di devozione popolare cioè la Via Crucis vivente come ad esempio a S. Eufemia, Bagnara Calabra, Licata, e (in Sicilia) Ragusa, Librizzi… Il sottoscritto proveniente dal Nord Italia invece  non ha mai partecipato e non è a conoscenza di questo rito: esistono sì numerose celebrazioni di Via Crucis in Veneto, ma non con questa caratteristica di rievocazione storica. Da noi invece a Natale vengono allestiti Presepi viventi.

Dopo la recita del Santo Rosario, la Signora Pina Baiano ha letto/recitato un brano con una riflessione “Sette parole nel silenzio del mondo / le sette parole di Gesù in croce” . Queste parole ci hanno aiutato a riflettere sul significato spirituale di questa Via Crucis, riflessioni che ci hanno accompagnato poi nel cammino…

Appena arrivati ad Ulm, anzi più precisamente a Neu-Ulm,  siamo scesi dal bus e ci siamo recati al luogo di inizio nel piazzale del Municipio, ci siamo riuniti e stretti per alcune foto di gruppo. Avevamo tutti già indossato i nostri fazzolettoni con l’immagine della Madonna e con lo stendardo della Missione Cattolica di Kempten, anch’esso con l’immagine di S. Maria Regina della Pace. Grazie al giovane Marcello che ha portato alto lo stendardo a precedere e tenerci  uniti nel cammino, noi cattolici di Kempten.

All’inizio, nel palco allestito ove poi è stata rappresentata la prima stazione “La lavanda dei piedi e l’ultima Cena”,  hanno introdotto e portato i saluti le autorità religiose e civili (Sindaco / Burgermeister di Ulm).

Ci ha dato il benvenuto Don Giampiero Fantastico, da poco nuovo Missionario italiano di Ulm/NeuUlm, e il precedente Missionario Don Giuseppe Gilberti, che dopo tanti anni è rientrato in Italia ma che ci porta nel cuore e ci dice “con la testa e con il cuore / Mit Kopf un Herz sono sempre a Ulm” . E’ stato invitato ed è presente anche il Pastore cristiano protestante di Ulm, che ha accettato l’invito e partecipa volentieri: segno di comunione -ecumenica tra cristiani. Viene poi letto in italiano e in tedesco il messaggio scritto inviatoci per questa cerimonia dal Papa, scritto e firmato dal Segretario di Stato Mons. Pietro Parolin. Interviene dal palco anche il Vescovo emerito di Ventimiglia Mons. Alberto Maria Careggio che ci ricorda ed esorta a vivere questo evento, questa Via Crucis,  non come una rappresentazione teatrale ma con devozione e in cammino da pellegrini sulla via della croce.

Con sottofondi musicali (credo alcuni di Ennio Morricone) entrano lentamente i dodici Apostoli e Gesù nella palco, ove è preparata la tavola per l’ultima cena e si inizia la prima stazione “Lavanda dei piedi” . Dopo la prima stazione, si prosegue camminando e arrestandoci nel luogo (piazza) della successiva  stazione. Durante il tragitto si canta e si prega, con canti e preghiere in italiano e in tedesco, sempre raccolti e guidati da numerosi volontari con casacche di Servizio vigilanza, preceduti da alcune auto delle forze dell’ordine e qualche ambulanza per eventuali emergenze sanitarie. Il sottoscritto, improvvisatosi fotografo, ma di bassa statura, data la numerosa folla, vorrebbe salire su qualche albero per far foto dall’alto, (un po’ come il futuro Evangelista Matteo , pubblicano esattore delle imposte, curioso di vedere Gesù)  ma non ci sono alberi e solo alcuni  bambini salgono “in groppa” al papà o alla mamma.  Allora non rimane altro che: prima della conclusione, raggiungere prima a piedi il luogo della stazione successiva , sempre che non sia già affollata!

Le quattro Tappe /Stazioni sono: 1. Lavanda dei piedi/Fusswaschung  2. Cattura / Gefangennahme, 3. Interrogatorio Caifa / Verhoer durch Kajaphas, 4. Processo / Prozess, 5. Crocifissione / Kreuzigung .

Personalmente, mi colpiscono le ultime scene di rappresentazione della crocifissione, le ultime Parole di Gesù, l’affidamento di Maria a Giovanni e di Giovanni a Maria, le Parole di perdono. Alla fine (ma non si tratta di fine, ma di Resurrezione) con la croce di legno vuota, con i teli che sorreggevano il Cristo morente che ondeggiano al vento, e con un improvviso bagliore e nuvola di fumo che si sprigiona ( a me ricorda il roveto ardente ove Mosè percepì la presenza di Dio) ecco le ultime parole di una Voce: “Andate in tutto il mondo e portate  il messaggio a tutti gli uomini. Chi crederà sarà salvo; ma chi non crederà sarà condannato. Sappiate che Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”.

Appena anche la musica di sottofondo si affievolisce, alcuni abbozzano un tentativo di inizio di applausi. Anche io, istintivamente sto per applaudire, ma mi ricordo improvvisamente dell’esortazione all’inizio del Vescovo di Ventimiglia: percorriamo e riviviamo questa Via Crucis come un momento di devozione, di fede, non come una rappresentazione teatrale. (Paolo Franco – Inform)