LA MISSIONE
CATTOLICA ITALIANA
E GLI ITALIANI
DI KEMPTEN
E DI ALCUNE CITTÀ LIMITROFE
INTRODUZIONE
Padre Bruno Zuchowski
Rettore della M.C.I. di Kempten
Era
il 20 dicembre 1955 quando il Governo Italiano e quello della Repubblica
Federale di Germania siglarono l’accordo sull’invio di manodopera italiana in
terra tedesca. Muniti di regolare contratto di lavoro, furono migliaia i
lavoratori che partirono per la Germania Occidentale per lavorarvi nelle industrie,
che, in quegli anni di crescita, avevano estremo bisogno di manodopera. Questi operai, arrivati nei luoghi
di destinazione, spesso con valigie di cartone assicurate con cordicelle, e
alloggiati in baracche, nella maggior parte dei casi, fornite dalle fabbriche, contribuirono, così –
e
non poco –
al miracolo economico tedesco. Si calcola che, dal 1955 ad oggi, il flusso
migratorio abbia riguardato circa 3,5 milioni di persone. Attualmente gli
italiani in Germania sono più di 650.000. Da allora i
Gastarbeiter – così venivano
definiti i lavoratori stranieri in generale, per sottolineare, appunto, la
loro condizione di lavoratori ospiti temporanei
–
ne hanno
fatta di strada.
Gli
italiani, che sono stati tra i primi ad arrivare in Germania, nel frattempo,
sono usciti dalle baracche, hanno preso in affitto alloggi più decorosi,
li hanno comprati, o, addirittura, se li sono costruiti, approfittando anche
degli sgravi fiscali previsti per le famiglie. Molti di loro
hanno aperto bar e ristoranti, hanno studiato e fatto studiare i loro figli.
Parecchi sono diventati
imprenditori e professionisti affermati in diversi settori, importando così in
Germania il loro
stile di vita. Città come: Berlino, Francoforte, Stoccarda, Monaco... non
potrebbero essere più immaginate senza la presenza degli italiani. Monaco,
viene considerata, addirittura, la città italiana più a Nord, non solo per
l'architettura presente in alcune piazze e strade, ma, soprattutto, per
la vita "italiana" che ivi si respira, nei locali, nei tavoli ai lati di
strade e piazze, nei passanti che vi si incontrano.
E a tutto questo sviluppo hanno contribuito in modo considerevole le Missioni Cattoliche Italiane. Anche la Missione di Kempten – presente in Svevia da più di 50 anni – non è rimasta indietro in questo processo di italianizzazione. Importando dalle varie regioni d'Italia diverse tradizioni religiose, consuetudini familiari, con uno sguardo particolare rivolto ai bambini, alla loro istruzione, alla formazione e all'assistenza ai lavoratori, ai pensionati, spesso rimasti soli, ai più deboli. Nelle sedi della Missione, sono stati tenuti, oltre ai Corsi di preparazione ai Sacramenti, dei Corsi di recupero della Licenza di Scuola Media, di Formazione Professionale: taglio e cucito, corsi per meccanici, per elettricisti e di informatica, e in questi ultimi anni, anche di lingua e cultura italiana. Il tutto con l'appoggio di vari Enti e di ottimi Collaboratori molto vicini alla Missione, e che fanno parte, nella maggior parte dei casi, del Consiglio Pastorale.
La Chiesa, l’Italia tutta, il modo italiano di viverle, grazie alle Missioni e alle loro Comunità, sono così entrati anche nelle case dei tedeschi e dei concittadini di altre nazionalità. Numerosissimi a questo proposito i matrimoni di italiani con persone di altre nazionalità. Gli italiani sono diventati in questo modo Missionari e Ambasciatori importanti della loro patria; e, nel frattempo, molti di essi, possiedono, insieme con la nazionalità italiana, anche quella tedesca.
Per ciò che riguarda la nostra Comunità di Kempten e dintorni e il nostro Consiglio Pastorale, di cui fanno parte alcuni Membri abitanti nelle città vicine, si leggano, dopo alcune notizie tratte dal nostro archivio, testimonianze di italiani, tra le cui righe, oltre a brevi accenni alla loro vita in Germania, si potranno evincere vari momenti della vita della Comunità Italiana in seno alla Missione Cattolica di Kempten. Saranno invevitabili alcune ripetizioni e sovrapposizioni di avvenimenti legati alla vita della Comunità; cosa, peraltro, non del tutto negativa; forse, però, indispensabile, dato che queste situazioni e avvenimenti verranno presentati da diverse angolazioni e punti di vista.
Qui di seguito, intanto, la suddivisione della Diocesi di Augsburg, i Decanati, le Parrocchie e le Missioni Cattoliche Italiane, la cartina della Diocesi, e così pure il Decreto dell'allora Vescovo di Augsburg, Mons. Joseph Stimpfle, che istituì la Missione Cattolica di Kempten, i Rettori che vi hanno svolto la loro Missione Pastorale, la Composizione dell'attuale Consiglio Pastorale e i Sacramenti che vi sono stati celebrati. Seguono, subito dopo, come detto sopra, alcune testimonianze; e, infine la Conclusione da parte di Padre Bruno Zuchowski, e le lettere di auguri alla Missione dal parte del Vescovo, Mons. Dr. Konrad Zdarsa e dal Delegato per le Missioni, Padre Tobia Bassanelli. Seguono, inoltre, delle foto con alcuni momenti particolari della Missione e della Comunità Italiana di Kempten e dintorni.
LA DIOCESI DI AUGSBURG, I DECANTI, LE PARROCCHIE E LE MISSIONI
Dal 1962 al 1967 I1 territorio della MISSIONE Cattolica Italiana comprendeva tutta la Diocesi di Augsburg, che coincide quasi completamente con la Svevia, parte sudoccidentale della Baviera. La Diocesi allora era suddivisa in 60 Decanati con circa 1.000 Parrocchie. Il vasto territorio si estendeva per 13.753 km2. Dal 1° Febbraio 1969, con l'apertura di una nuova M.C.I. a Kempten, alla Missione di Augsburg rimase la parte settentrionale della Diocesi con 43 Decanati. Dal 1° Dicembre 1972, dopo la costituzione di una terza M.C.I. a Neu-Ulm, la Missione di Augsburg si ridusse alla parte nordorientale della Diocesi con 20 Decanati. Secondo la nuova suddivisione della Diocesi in 35 Decanati, la M.C.1. di Augsburg comprende 20 Decanati, composti da 550 Parrocchie. Augsburg si trova quasi al centro della Missione che arriva a Nord sino a Dinkeisbühl, distante104 km, cd a Sud sino a Benediktbeuern, che dista 126 km.
PLEBI DEI PEREGRINANTI Il Vescovo di Augsburg
DECRETO
Decreto del Vescovo di Augsburg concernente l'attuale suddivisione del territorio della Diocesi in tre Missioni Italiane, entrato in vigore il 1° Dicembre 1975.
Con riferimento alle "Istruzioni riguardanti l'assistenza spirituale in favore dei Migranti" del 19 Marzo 1970, cap. IV, sez. 31, § 1, al Decreto "Christus Dominus", n. 23, e al Motu Proprio "Ecclesiae Sanctae", I, n. 9 e n. 21, § 3, con effetto dal 1° Dicembre 1975, e in base alla nuova riorganizzazione della Diocesi, vengono riconfigurate le già esistenti Missioni di Augsburg e Kempten e viene istituita la nuova Missione di Neu-Ulm.
Il
Distretto Pastorale di Augsburg comprende i Decanati di:
Il
Distretto Pastorale di Kempten comprende i Decanati di: Il nuovo Distretto Pastorale di Neu-Ulm comprende i Decanati di: Neu-Ulm - Illertissen - Günzburg - Krumbach - Mindelheim. Tutti e tre i Distretti Pastorali vengono istituiti come Parrocchie Personali Autonome, cosa particolarmente importante per quanto riguarda la competenza di celebrazioni di matrimoni. Per il resto, si applicano le Disposizioni contenute nel Bollettino Ufficiale 1967 n. Augsburg, 4 Novembre 1975
Vescovo di Augsburg
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I Sacerdoti che hanno svolto il loro ministero Pastorale nella Missione Cattolica Italiana di Kempten dal 1966 ai giorni nostri |
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nel 1966 |
Don Mario Fraschini |
dal 1966 al 1968 |
Don Giorgio Fornasari |
dal 1969 al 1977 |
Don Giancarlo Pittarello |
dal 1978 al 1986 |
Don Giuseppe Cristofari |
dal 1986 al 2000 |
Padre Giovanni Quagliaroli |
dal 2001 al 2004 |
Don Fausto Quai |
dal 2004 al 2007 |
Padre Bruno Zuchowski |
dal 2007 al 2008 |
Don Giuseppe Gilberti |
dal 2008 al 2010 |
Mons Miguel Palacios |
dal 2010 fino ai nostri giorni |
Padre
Bruno
Zuchowski
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IL CONSIGLIO PASTORALE DELLA MISSIONE CATTOLICA ITALIANA DI KEMPTEN ELETTO IL 28 FEBBRAIO 2018 (in ordine alfabetico) Presidente del Consiglio: Giampiero Trovato |
Barbera Giusi | Kempten | |
Fisicaro Alsessandro | Kempten | |
Franco Rag. Paolo | Kempten | |
Grasso Dr. Fernando A. | Kempten | |
Leanza Carmela | Kempten | |
Lo Re in Trovato Gisella | Kempten | |
Macaluso Comm. Carmine | Kaufbeuren | |
Marando Emma | Kempten | |
Mattina Vincenzo | Kempten | |
Patralia Lucia | Kempten | |
Scarvaglieri Sabino | Kempten | |
Tortorici Comm. Antonino | Memmingen | |
Trovato Giampiero | Kempten | |
Vernacchio Nicola | Kempten |
I SACRAMENTI CELEBRATI NELLA MISSIONE CATTOLICA ITALIANA DI KEMPTEN DALLA SUA FONDAZIONE |
Battesimi |
1454 |
sono i Battesimi celebrati e preparati dai Missionari in tutti questi anni. |
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Prime Comunioni |
464 |
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Cresime |
345 |
sono i giovani e gli adulti della Comunità Italiana che hanno ricevuto il Sacramento della Cresima, sia nelle Parrocchie Tedesche, sia nelle Parrocchie Italiane. |
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Matrimoni |
347 |
sono i Matrimoni preparati e celebrati dai Missionari in Germania. |
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Matrimoni |
148 |
sono i Matrimoni preparati dai Missionari, ma celebrati in altre Parrocchie o in Italia. |
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Funerali |
La Missione, purtroppo, non può fornire una statistica esatta per il fatto che la maggior parte dei Funerali dei Connazionali, sono stati celebrati da vari Missionari Italiani in Parrocchie Tedesche. |
Dall'Archivio della Missione Cattolica
Italiana di Kempten
Il 13 febbraio 1966 arrivò a Kempten Don
Mario Fraschini, che era stato Cappellano ad Augsburg dal Gennaio dello
stesso anno. Questa data può anche essere considerata il giorno della Fondazione della Missione
Cattolica Italiana di Kempten. Don Fraschini in quegli anni viveva in un Seminario dove cercava di imparare la lingua tedesca. Aveva detto a Don
Ridolfi che il suo tedesco era molto "primitivo". il Direttore lo
considerava
peggiore di quello dei suoi seminaristi più giovani. A marzo, Don Fraschini
chiese al Delegato delle Missioni, Mons. Ridolfi di coniare il sigillo della
Missione con l'immagine della Fuga in Egitto della Sacra Famiglia. Quando Don Fraschini
lo ricevette, ringraziò e nella sua risposta scrisse che "l'asino gli
avrebbe fatto comodo". Don Fraschini rimase a Kempten per quasi sette mesi. Il 1°
Settembre 1966,
tornò ad occuparsi della Missione di Augsburg, in quanto Don Zorzi, che era stato nominato
Direttore del "Corriere d'Italia", era stato trasferito a Francoforte. Gli italiani nella zona di Kempten furono
poi assistiti dal Cappellano di Augsburg Don Gianfranco Pittarello, che il
1° Febbraio 1969 fu nominato Rettore della nuova Missione di Kempten. Il
numero di italiani in Algovia era allora di circa 6.000 anime, con gruppi
più numerosi a: Kempten, Memmingen, Sonthofen, Kaufbeuren e Schongau. Qui Don Pittarello
celebrò 84 Battesimi nel 1975 e più di 60 nel 1976. Le scuole in cui
egli impartiva lezioni di religione si trovavano a: St. Mang, Memmingen, Lindenberg,
Marktoberdorf, Kaufbeuren, Sonthofen e Schongau. Non aveva
collaboratori. La comunità sparsa nel vasto territorio lo affaticava molto e fisicamente e mentalmente.
"La mia vita, molto spesso, è una continua corsa", scrisse nel 1971
al Delegato delle Missioni. Il suo successore, Padre Giuseppe Cristofari (1978-1986), si lamentò
di viaggi estenuanti nell'area della Missione, di numerosi servizi religiosi
durante i fine settimana e della mancanza di operatori pastorali. Nel
dicembre 1979 gli italiani erano esattamente 6170, sparsi in 12 Decanati
comprendenti 321 Parrocchie. Nel 1983 Padre Cristofari ottenne nuovi
ambienti nella Rathausplatzt 14 e nel 1984 un Collaboratore per la Catechesi. All'inizio del
1986 Padre Cristofari lasciò la Missione e tornò in Italia. Il 28 marzo 1986
la diocesi nominò come Vicario della missione di Kempten, Don Fraschini, che
la diresse
per sei mesi. La Delegazione, in seguito, non fu più in grado di fornire
sufficienti informazioni sulla futura Direzione della Missione al Consiglio
Pastorale che, da anni, sosteneva fattivamente il Missionario.
Il 1° settembre 1986 la Diocesi, su suggerimento del Delegato per le
Missioni, nominò Padre Giovanni Quagliaroli Rettore della Missione. Il nuovo
Missionario riorganizzò l'insicura Comunità con i ministeri
pastorali e sociali necessari
in una Missione già costituita. Come per Padre Cristofari, durante le sue
vacanze facevano le sue veci dei Padri Francescani provenienti dall'Italia,
che già aiutavano nella Parrocchia di San Mang: Padre Ravarotto e Padre Giordani. Il 31
Dicembre 2000, in occasione del suo settantesimo compleanno, Padre
Quaglioroli terminò il suo servizio nella Diocesi di Augsburg. Ancora sano e
desideroso di continuare il suo Ministero, assunse quindi la Direzione della Missione di Amburgo, che
guidò fino alla fine
del 2004. La prospettiva di non poter più disporre di sacerdoti italiani per Kempten dal 1° gennaio 2001
suscitò allora grande preoccupazione nella
Diocesi. Perfino il Delegato, Padre Parolin, non poteva fare nulla per
l'assegnazione di un Pastore a questa Missione. Tuttavia, le sue proposte di soluzione
furono finalmente accettate dalla Diocesi e dal Consiglio Paastorale della
Missione di Kempten: similmente a quanto avvenuto alla Missione di Ulm nella
Diocesi di
Rottenburg-Stoccarda, dove anche il Missionario di Neu-Ulm aveva assunto
l'incarico per la
Missione di Ulm, dall'altra parte del Danubio, il Missionario di Biberach-Ravensburg nella diocesi di Rottenburg
accettò il compito di guidare la Missione di Kempten.
E furono concordate le linee generali per la
sua conduzione:
1) la Missione di Kempten doveva continuare a esistere come Missione;
2) dovevano essere mantenuti anche i suoi locali;
3) in ogni caso doveva essere assunta una segretaria a tempo parziale;
4) doveva essere garantito anche un contributo finanziario alle attività
pastorali da parte della Diocesi di Augsburg.
In quella data il Missionario di Biberach Don F. Quai e il suo Collega F. Cara assunsero la Direzione della Misssione di Kempten e la integrarono nel loro piano pastorale già piuttosto ampio, in cui stabilirono un "Partenariato di Missioni", come dimostra la lettera pastorale trimestrale "Proposte". I servizi di assistenza pastorale proseguirono a Kempten nella Seelenkapelle e a Kempten-St. Mang e vennero tenuti aanche a: Immenstadt, Sonthofen, Lindau e Kaufbeuren a seconda delle necessità. Il 1° marzo 2001 fu assunto Padre M. Petez per l'assistenza pastorale nelle Missioni Cattoliche Italiane di Kempten e Neu-Ulm, nonché nella Missione Cattolica Portoghese di Augsburg. La Missione di Biberach, già parte del processo diocesano delle unità pastorali nella Diocesi di Rottenburg-Stoccarda, costitusce da allora, insieme alla Missione di Kempten, un'unità pastorale superiore rispetto alle altre Missioni italiane, che probabilmente fornirà un modello per il futuro delle comunità italiane in Germania.
***
Comm. Carmine Macaluso,
Membro del Consiglio Pastorale
della M.C.I. di Kempten
Presidente delle ACLI Baviera
LA MISSIONE CATTOLlCA ITALIANA DI KEMPTEN
E LA COMUNITÀ ITALIANA Dl KAUFBEUREN E DINTORNI
lntroduzione
Il volto delle Comunità italiane all‘estero, in generale, è mutato considerevolmente in questi ultimi decenni. Da una fase caratterizzata dalla necessità di sopravvivenza e dal bisogno, esse sono passate a una situazione che presenta elementi di maggiore stabilità, inserimento e diverse forme di aggregazione e partecipazione. Notevole in questo processo, il ruolo svolto dalla Missione Cattolica di Kempten, attraverso le figure dei suoi Missionari, che in questi ultimi cinquant'anni si sono avvicendati nella cura delle anime, anche, della Collettività italiana di Kaufbeuren e dintorni.
Oggi le Comunità italiane di Kaufbeuren, Marktoberdorf, Schongau e Füssen, per citare solo gli insediamenti più numerosi nella Regione, tra l'Algovia orientale e parte della confinante Alta Baviera, si ripropongono alla società tedesca di accoglienza e, perfino, allo Stato Italiano come una nuova potenzialità di valori culturali, economici, sociali e religiosi da favorire e incrementare con l'innegabile risorsa di un rispetto guadagnato sulla base di esempi di civiltà e laboriosità.
Ai fini di uno sviluppo di un dialogo maturo che rifletta le realtà e le aspirazioni reciproche e permetta ai flussi di emigrazione italiana in Baviera una prospettiva di reale integrazione, oggi come ieri, la Missione Cattolica di Kempten si è prestata per favorirne il successo e permettere l'approdo a rinnovate forme di associazionismo di radice cattolica.
Primo Periodo (1966-1977)
Il 13 febbraio 1966 è il giorno in cui Don Mario Fraschini, primo Missionario, avvia le attività della Missione Cattolica di Kempten e rivolge la sua pastorale alle Comunità Italiane nel territorio circostante. La comunità di Kaufbeuren ricorda l'annuncio e la diffusione del simbolo-sigillo della nuova Missione: la Fuga in Egitto della Sacra Famiglia, sul basto di un asino. La prima corrispondenza ricevuta con gli avvisi delle celebrazioni della Santa Messa, riportava questa immagine e richiamava alla memoria i cammini dolorosi di emigrazione.
Ufficialmente Don Giancarlo Pittarello fu nominato nuovo Missionario il 1° febbraio 1969 anche se, già nelle sue vesti di Cappellano della Missione di Augsburg, aveva curato e seguito le Comunità di Kempten e dintorni. ln quegli anni, gli italiani presenti in Algovia erano circa 6.000, di cui un quarto concentrati tra Kaufbeuren, Marktoberdorf, Füssen e Schongau. Le statistiche registrano nel 1975, un numero di 84 battesimi e più di 60 nell'anno successivo. Un compito importante per il nuovo Missionario era visitare i Corsi di Lingua e Cultura Italiana disseminati nella zona e impartire così a giovani discenti lezioni di religione.
Secondo periodo (1978-2000)
Nel 1978 Padre Giuseppe Cristofari assunse la guida della Missione Cattolica di Kempten. A Kaufbeuren ricordano tutti la sua grande umanità, la disponibilità all'ascolto ed il suo impegno anche di natura sociale per i più disagiati. Nel 1979 gli ltaliani nella regione erano 6170, in 12 Decanati, a loro volta suddivisi in 321 Parrocchie. Nel settembre 1983 la Missione Cattolica Italiana ricevette nuovi locali a Kempten, nella Rathausplatz 14 e l'anno successivo un Collaboratore per il lavoro di Catechesi. ll terreno reso fertile da anni di rapporti e relazioni con le Comunità italiane, facilitò nel 1981 la fondazione del Circolo ACLI (Associazioni Cristiane dei Lavoratori ltaliani) di Marktoberdorf che riassume in sé tre caratteristiche: fedeltà ai valori della democrazia e libertà, al fondamentale diritto al lavoro e alla sua tutela e alla dottrina sociale della Chiesa Cattolica.
Le forme di collaborazione con Padre Cristofari si intensificarono, non solo con la Celebrazione della Santa Messa domenicale in lingua italiana con scadenza mensile ma, anche, con la regolare visita ai Corsi di Lingua e Cultura Italiana e l'insegnamento della Religione. Era il periodo in cui, io, molto giovane, iniziavo la mia carriera di insegnante ed il ricordo delle visite in classe di Padre Cristofari è ancora vivo e sentito. Arrivava nelle sedi di Kaufbeuren, Marktoberdorf, Schongau, Füssen, nei giorni precedentemente concordati, con il suo proiettore a bobine. Annunciava le sue pellicole a carattere religioso, ne spiegava il contenuto e instaurava con gli alunni un dialogo sereno e costruttivo, intercalando nella presentazione aneddoti e racconti che affascinavano i piccoli ascoltatori. Quando all'inizio del 1986, Padre Cristofari lasciò la Missione per rientrare in Italia, fu difficile colmare il vuoto e ritrovare l'affabilità, l'amore per il suo apostolato e la profonda dedizione verso i più bisognosi. Il 1° settembre 1986 la Diocesi affidò la Missione al Padre Giovanni Quagliaroli che, sulle orme del predecessore, riorganizzò e rafforzò il servizio pastorale e sociale. Il Circolo ACLI, nel frattempo, si era esteso anche a Kaufbeuren e già contava oltre un centinaio di iscritti. Nel 1988 venne fondato il Folk-ACLI, gruppo folclorico di tradizioni popolari musicali siciliane e sin dall‘inizio, Nicola Gueccia originario di Balestrate, nella provincia di Palermo, ne incorporò l'anima e la voce. Decine e decine sono i giovani che si cimentarono e ancora si cimentano con danze e canti tipici regionali, ritrovando così modalità di recupero di bagagli culturali e d'identità, nonché il mantenimento dell'espressione dialettale e la soddisfazione di produzioni con gli strumenti musicali dal vivo. ll Folk-ACLI divenne subito un laboratorio di idee, proposte artistiche ed organizzazione di rappresentazioni davanti ad un pubblico italiano e tedesco sempre più interessato e numeroso.
Furono gli anni durante i quali la Comunità italiana di Kaufbeuren si strinse intorno alla sua squadra di calcio, la S.C.ACLI Kaufbeuren, che militò nei campionati tedeschi per oltre un decennio, raccogliendo consensi e tifosi sugli spalti nel corso delle partite domenicali. Anche l'impegno nel mondo dello sport caratterizzò fortemente il profilo della presenza italiana nel territorio: il cuore sportivo di Giacomo Nicolosi, Francesco Jevoli, Salvatore di Palo e Piero Terzoli, a livello di dirigenza, raggiunse successo e riconoscimenti. La squadra di calcio rappresentò allora anche una fucina di solidarietà vissuta e un esempio concreto di integrazione anche per le varie nazionalità di giocatori attivi in campo.
Terzo periodo (2001-2016)
Prima con Don F. Quai, poi con Padre M. Petez e infine, soprattutto, con Padre Bruno Zuchowski,
la Comunità italiana di Kaufbeuren e dintorni trovo in seguito un riferimento puntuale e un messaggio pastorale all'insegna della continuità. La celebrazione della Santa Messa, con scadenza domenicale mensile, risultava allora un appuntamento seguito e condiviso. L'accompagnamento musicale dei canti religiosi con la chitarra di Nicola Gueccia donava ulteriore atmosfera e spessore. La solennità delle cerimonie religiose pasquali e natalizie fu al contempo profonda riflessione e ricerca di valori di vita spirituale e quotidiana. ll Circolo ACLI si è cimentò in quel periodo anche nella rappresentazione, nella Cappella della Parrocchia Herz Jesu Kirche di Neugablonz, nella narrazione, cantata a più voci con accompagnamento musicale in versione moderna, della nascita di nostro Signore Gesù Cristo, di fronte ad una numerosa presenza di devoti. L'affermazione del Folk-ACLI continuò, dal 2006 al 2012, con oltre quaranta esibizioni, rappresentando „La Cavalleria Rusticana“ una libera elaborazione dell'opera di Pietro Mascagni, in due atti con canti, danze e recitazione e le scenografie dell'Arch. Salvatore lozzia. ll musical trovò un pubblico entusiasta nelle sale teatrali in Germania, Francia e Svizzera e gli apprezzamenti di stampa, radio e televisioni non mancarono. La maturità delle esibizioni alla fisarmonica di Bruno Columbro, al flauto di Carlo Terzoli, al violino e alle percussioni di Daniele Gueccia, rendevano veramente vibranti i ritmi e appassionanti le melodie. Le voci di Glenda e Debora Arduino, Lucia Terzoli ed il talento sulle scene di Fabiana Scrivano-Columbro costituivano una delle colonne portanti del Gruppo Folk-ACLI di Kaufbeuren.
ln trent'anni di storia il Folk-ACLI Kaufbeuren ha registrato la partecipazione di oltre cento tra bambini, giovani e meno giovani, un motivo di orgoglio per l'intera Comunità. La collaborazione con la Missione Cattolica di Kempten si è rivelata intensa e costruttiva. Anche in occasione dell'inaugurazione dei nuovi locali del Missione Cattolica di Augsburg il Folk-ACLI con il suo musical „Di noi le terre - Ovvero storia di una capinera“. E così pure la nuova opera ”Lampedusa” ispirata dal continuo flusso di profughi lungo le coste della piccola isola nel Mediterraneo.
La celebrazione della Santa Messa a Kaufbeuren, in questi ultimi anni, si è svolta prima nella Cappella del Convento Francescano di Santa Crescentia, poi nella Parrocchia di St. Ulrich, successivamente nella Cappella della Casa di Cura per Anziani (Hospitalstiftung) e, attualmente, è officiata da Padre Thomas Hagen, nella Cappella della Parrocchia Herz Jesu Kirche a Neugablonz.
***
Dr. Mario Cerutti
già Segretario della Missione
e Presidente del Cosiglio Pastorale
della M.C.I. di Kempten
Padre Giuseppe Cristofari è stato il primo Missionario che ho incontrato a Kempten. Era succeduto a don Pittarello, che era rimasto poco tempo a Kempten. La Missione aveva la sede nella Goethestrasse, dove abitava anche il Missionario stesso. Padre Giuseppe aveva lungamente cercato una sede adatta alla Missione, che aveva poi finalmente trovato in un ambiente ampio, centrale nella Rathausplatz. In quel periodo il luogo delle funzioni religiose per gli Italiani era la Seelenkapelle con Padre Giuseppe per la celebrazione della S. Messa nei giorni festivi. Padre Giuseppe cercava di animare la Missione, riunendo periodicamente il Consiglio di Missione e organizzando piccoli gruppi con compiti specifici. La frequenza degli italiani si poteva notare dalla loro numerosa partecipazione festiva alla S. Messa. Nel frattempo il Missionario aveva ormai raggiunto una certa età e anche la salute non era più al massimo, per cui decise di ritirarsi, tornando in Italia, per quanto grande fosse il dispiacere di tutti gli italiani. Durante il periodo della Missione di Padre Cristofari, d'estate, nel mese di Agosto, veniva dall'Italia per sostituirlo Padre Efrem Ravarotto, sacerdote professore di Bibbia all'Antonianum di Roma. Purtroppo la sua morte improvvisa ci privò della sua preziosa presenza nei successivi periodi estivi.
La Missione non rimase orfana a lungo, perché fu concesso un nuovo Rettore: Padre Giovanni Quagliaroli. Egli diede nuovo impulso alla Missione: si recava nei vari centri degli italiani per la celebrazione festiva della S.Messa, cioè a: Lindau, Kaufbeuren, Memmingen, Marktoberdorf, Immenstadt, Sonthofen, secondo tempi fissi prestabiliti. Per stabilire maggiore contatto con gli italiani, nelle ricorrenze principali dell’anno, come Pasqua, Natale, inviava a tutti una lettera con avvisi, orari e pensieri religiosi. Molto curata era la preparazione alla Prima Comunione e alla Cresima dei bambini in piccoli gruppi, ma anche singolarmente soprattutto fuori Kempten.
Padre Giovanni aveva anche organizzato un corso serale sulla Bibbia, che lui stesso teneva con grande competenza e interesse da parte dei presenti. Purtroppo per limiti di età dovette lasciarci con grande dispiacere di tutta la comunità italiana.
Dopo un certo periodo di assistenza pastorale da parte del Missionario di Biberach, Padre Fausto Quai, la Missione di Kempten ricevette una sistemazione definitiva nella persona del Missionario, Padre Bruno Zuchowski, tuttora in carica.
***
Giuseppina Baiano-Polverino
Segretaria
della M.C.I. di Kempten
Membro del Consiglio Parrocchiale
della M.C.I. di Kempten
È un grande piacere ricordare i miei più di 18 anni di
collaborazione con la Missione
Cattolica di Kempten. Sono stata assunta nell'Aprile 2002 dall'allora
Missionario Don Fausto Quai, il quale da poco aveva sostituito Padre Giovanni
Quagliaroli, che è stato un grande pezzo di storia della Missione. Con Don
Fausto ho iniziato a muovere i primi passi e ad imparare le nozioni
fondamentali di questo lavoro, ed ancora oggi imparo cose nuove, sia dal punto
di vista umano che pratico. Da subito c'è stata una bella armonia: ricordo
le Messe che si tenevano ogni domenica mattina nella Seelenkapelle, i Signori
Sprovieri, che decoravano l'altare con fiori e tante cure amorevoli, ricordo
l'allora ragazzo, oggi ormai uomo, Francesco Aversente, che suonava
l'organo. La sede della Missione si trovava nella Rathausplatz 12, proprio
nel cuore di Kempten, ma nel 2005 la Missione si è trasferita nella sede
attuale della Lessingstraße 37. Dopo poco più di due anni Don Fausto Quai,
decise di tornare nel suo paese in Italia, e per un breve periodo ho lavorato
con Padre Bruno Zuchowski (il nostro attuale Missionario) che
poco dopo lasciò
la guida spirituale della Missione, perché nominato Parroco della chiesa di
St Anton di Kempten. Nell'attesa che la Diocesi di Augsburg, nominasse un
altro Missionario per la Comunità, Don Giuseppe Gilberti, (Rettore della Missione di Ulm e Neu-Ulm) fu così gentile da riempire il
vuoto che l'assenza di un Missionario aveva lasciato, restando al
“timone” della MCI per più di un anno. Durante la sua permanenza a
Kempten, in seguito a non pochi problemi, sia di manutenzione che di
sicurezza, che riguardavano la Seelenkapelle, si arrivò alla combattuta
decisione di sostituire la Seelenkapelle con la Cappella della Margaretha- und
Josephine Stift. Nel Settembre 2008, la Missione si è onorata della presenza di
Monsignor Miguel Palacios, in qualità di Missionario. Purtroppo la nostra
collaborazione è durata appena 5 mesi, poiché nel Febbraio 2009 una lunga
malattia, mi ha allontanato dalla Missione per quasi 2 anni. Anche se per un
breve periodo ho potuto constatare la grande cultura, educazione e rispetto
che contraddistinguevano Monsignor Palacios, il quale nel Luglio 2011 è
ritornato nel suo Paese natale, in Spagna. Durante la mia assenza,
l'ufficio della Missione è stato magistralmente guidato dalla bravissima
signora Marlies Staiti. Nel Settembre 2011 il Signore mi ha dato la forza e la
salute per ritornare di nuovo al mio lavoro, e ho iniziato con grande gioia,
con Padre Bruno Zuchowski, e ancora oggi la nostra collaborazione continua in
modo gioioso e piacevole. In questi anni, ho imparato tante cose, ho
conosciuto tante persone, il mio lavoro mi ha dato gioie e a volte qualche
delusione, ma questo fa parte della vita. Ho cercato sempre, nel mio piccolo,
di avere un sorriso e una buona parola per tutte le persone che hanno bussato
alla porta della Missione. “Un solo raggio di sole è sufficiente per
cancellare milioni di ombre” diceva San Francesco d'Assisi.
***
Giampiero Trovato
Presidente del Consiglio Pastorale
della M.C.I Kempten
Nel Giugno 2001 cercando con amici la chiesa italiana a Kempten per iniziare a fare il corso di preparazione al Matrimonio, ho conosciuto la Missione Cattolica Italiana, che aveva sede nella Rathausplatz. Ero arrivato da solo qui in Germania e volevo sposarmi nell'estate del 2002 con Gisella, la mia attuale moglie. Da quel momento ho iniziato a frequentare La Messa domenicale alla Seelenkapelle con i Missionari Padre Marchiano e Don Fausto.
La cappella piccolina in se stessa ma accogliente, era dotata anche dell'organo che veniva suonato da Francesco Aversente. Finito il corso di preparazione al Matrimonio mi sono sposato in Italia. Ritornato in Germania ho ripreso ad andare a Messa con mia moglie Gisella, essendo lei cresciuta in parrocchia e molto attiva e ricca di idee, abbiamo fatto conoscenza con la Segretaria della Missione Giuseppina Polverino-Baiano e insieme a lei, a Natale dello stesso anno, abbiamo organizzato un piccolo spettacolo teatrale con balli e poesie insieme ai bambini.
Gli anni si susseguivano e la comunità cresceva sempre di più nella fede del Signore. L'arrivo di Padre Bruno Zuchowski alla fine del 2004 ha portato dei cambiamenti, insieme a Karina Malik, una volenterosa signora polacca, che studiava canto ed amava cantare in italiano. Abbiamo iniziato a collaborare anche con lei e abbiamo creato un gruppo per i canti domenicali con prove assidue ogni settimana nella Lessingstrasse, attuale sede della MCI.
Nel 2006 Padre Bruno è andato a ricoprire l'incarico di Parroco alla chiesa St. Anton, lasciandoci nelle mani di un piccolo grande uomo: Don Giuseppe Gilberti che, anche se impegnato con la sua Comunità di Ulm e Neu-Ulm, con grande volontà d'animo seguiva questo gregge affidatogli da Dio.
Dopo qualche anno, dopo continui solleciti fatti dalla Parrocchia di St. Lorenz per riqualificare la Seelenkapelle, sui riscaldamenti e i bagni, abbiamo cambiato la sede della S. Messa spostandoci nella Margaretha- und Josephine Stift, e dopo un breve periodo siamo diventati Membri del Consiglio Pastorale con mia moglie. Nell'autunno del 2007 ho deciso di imparare a suonare uno strumento per accompagnare i canti domenicali (la chitarra). Nel 2008 Karina ci ha poi lasciati per motivi personali e noi abbiamo iniziato a preparare i canti accompagnandoci con la chitarra. Dal 2008 al 2010 abbiamo avuto un altro Missionario da Roma, Mons. Miguel Palacios; insieme a lui e ai chierichetti Kevin e Giuseppe la S. Messa veniva celebrata la domenica mattina, e così pure tutte le altre Celebrazioni come Natale, Pasqua e Pentecoste.
Il Monsignore si è dato molto da fare ordinando e ripulendo i locali della MCI e anche portando un po' di innovazione. Venendo dalla Segreteria di Stato del Vaticano (Roma). Mons. Miguel: una persona molto attenta nell'ascoltare gli altri, disponibile, minuziosa ed attenta ai dettagli, prendeva parte anche alle prove dei canti settimanali il venerdì sera con Laura Schäfer (Vergine Consacrata) bravissima a suonare organo e flauto, la quale ha scritto tutti gli arrangiamenti per chitarra sui nostri canti. ln quel periodo si è unito a noi anche un signore dell'Altesheim di 80 anni, Herr Alois Bischogsberg che ogni tanto accompagnava i canti nella Messa domenicale.
Nel carnevale del 2009, per motivi di salute, Giuseppina Polverino-Baiano ha dovuto lasciare il lavoro di segretaria. Poco dopo è subentrata per un periodo di transizione Marlies Staiti, anche lei, come la
segretaria precedente, molto attiva per le feste e incontri con la comunità, che è rimasta fino alla fine della convalescenza dell'attuale Segretaria.
Mons. Miguel ci ha lasciato alla fine del 2010, andando in Spagna (Madrid) come Missionario per i cattolici di lingua tedesca. Per circa un anno siamo rimasti senza Missionario, ma ogni tanto ci aiutava Don Giuseppe Gilberti fino a quando, nel Settembre 2011, è tornato Padre Bruno Zuchowski insieme alla Segretaria attualmente ancora in comunità.
Dal Maggio 2015 abbiamo iniziato un nuovo cammino di fede con Padre Bruno: la S. Messa una volta al mese per la comunità di Memmingen (molto presente e cooperante con le attività della M.C.I), e la S. Messa una volta al mese per la Comunità di Kaufbeuren.
Ringraziando il Signore e ricordando le parole di Gesù "Pregate il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe (Mc. 9,38), restando saldi nella fede e nella preghiera, il Signore accresca la nostra fede e mandi più operai nel cammino della nostra comunità, non secondo la nostra, ma secondo la sua volontà.
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Dr. Fernando A. Grasso
Membro del Consiglio Pastorale
(già Presidente)
della M.C.I. di Kempten
Vicepresidente Vicario
delle ACLI Baviera
Corrispondente Consolare
Dopo il servizio militare venni in Germania perché non avevo lavoro. Nella mia vita, per me, è stato sempre importante progredire. Così, nel 1965, all‘età di 22 anni, decisi di andare via dalla Sicilia allo scopo di trovare più facilmente un'occupazione. E dal momento che la mia famiglia si trovava già in Germania, pensai di trasferirmi a Kempten. ll matrimonio, l'apprendistato, il lavoro, lo studio e la partecipazione attiva in diverse associazioni (Missione Cattolica Italiana, Associazioni Cristiane dei Lavoratori ltaliani...) e comitati vari mi hanno aiutato ad inserirmi attivamente nella collettività di Kempten e in Baviera.
Per ciò che riguarda il lavoro, devo dire che, dopo alcune esperienze in qualità di operaio generico – già agli inizi degli anni Settanta - decisi di frequentare un apprendistato che mi permise di lavorare presso un'Industria di meccanica di precisione in qualità di operaio specializzato e di traduttore.
Ma la mia strada non era, evidentemente, questa: dopo aver ottenuto la Maturità Magistrale, cambiai lavoro e iniziai ad insegnare, e nei Corsi di Lingua e Cultura Italiana, e presso la locale Università di Scienze Applicate. Inoltre per aumentare ulteriormente le mie competenze didattiche, mi laureai in Lingue e letterature Straniere e conseguii un Master in Didattica e Promozione della Lingua e Cultura ltaliane a Stranieri, e, non da ultimo, una Licenza in Teologia Fondamentale con conseguente ottenimento della Missio Canonica per l'Insegnamento delle Religione nelle Scuole Bavaresi da parte dell'allora Vescovo di Augsburg, Mons. Joseph Stimpfle.
Per ciò che riguarda la mia collaborazione con la Missione Cattolica Italiana di Kempten, posso dire di essermi avvicinato ad essa già dalla metà degli anni Sessanta, anche perché, avendo frequentato da giovane alcuni Istituti Salesiani, era rimasto vivo in me quanto imparato dai miei Maestri: "Devi progredire per te stesso, ma anche per aiutare gli altri". Ciò che mi ha spinto anche ad entrare in modo attivo in diverse associazioni e ad accettare diversi incarichi di responsabilità. Nei locali della Missione ho diretto cinque Corsi di Recupero della Licenza di Scuola Media, all'Accademia Kolping ho tenuto Corsi di Informatica di Base... Sono stato Presidente per diversi anni del Consiglio Pastorale della Missione, da anni sono Vicepresidente Vicario delle ACLI Baviera, Amministratore di diversi siti, tra cui quello delle ACLI e della Missione, sono collaboratore esterno della Parrocchia di S. Lorenzo (Resoconti di Processioni...) e Membro di Riserva del Consiglio Pastorale di St. Lorenz, sono inoltre Corrispondente Consolare per il Circondario di Kempten... e mi occupo di tante altre cose, che, spesso, ahimè, mi tengono ore intere lontano da mia moglie Enza (anche lei siciliana), con la quale sono felicemente sposato da quarantanove anni. Con Enza, purtroppo non abbiamo avuto figli: ma uno stuolo di figliocci che hanno rallegrato e continuano a rallegrare e riempire – quasi sempre – la nostra vita coniugale.
E ora – a settantasette anni – posso affermare che la decisione di venire in Germania è stata la scelta giusta. I primi anni da „lavoratore ospite“ sono stati per me una forte motivazione per continuare a curare la mia istruzione, a studiare e ad ottenere anche la cittadinanza tedesca, insieme con mia moglie. Sia io che mia moglie non abbiamo, però, un grandissimo desiderio di ritornare per sempre nella nostra Sicilia. Peraltro, durante le vacanze semestrali estive trascorriamo diverse settimane nel nostro appartamento a Catania. Questo perché – anche da pensionato – tengo ancora lezioni di italiano, dopo 30 di servizio nei Corsi di Lingua e Cultra Italian in giro per la Baviera e 34 anni all'Università di Kempten.
Nel 2009, inoltre, ho ricevuto l'onorificenza di Cavaliere dall'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ho avuto anche il piacere di incontrare personalmente. Un‘ultima cosa: quando parlo con mia moglie, conto mentalmente, penso o prego, lo faccio ancora in dialetto randazzese. In ogni caso la frequenza attiva della vita della M.C.I., già dai tempi di Padre Giuseppe Cristofari, con il quale si era instaurata un'amicizia veramente fraterna (la sua Mamma – spesso nostra ospite – ci raccomadava sempre di stare vicini a suo figlio...), ma anche quando egli visitava i miei Corsi di Lingua e Cultura Italiana sparsi in Svevia... ma anche con Padre Quai, con Padre Quagliaroli, per me è stata e continua rimanere fondamentale, come sopra ha accennato il Rettore della Missione, Padre Bruno Zuchowski, per il quale mi occupo della pubblicazione degli Eventi della Missione e del Calendario delle Attività in uno dei siti da ma gestiti e in cui trova ampio spazio la Missione. Qualche tempo fa ho accettato di buon grado la nomina a Ministro Straordinario della Comunione nell'ambito delle M.C.I. di Kempten dal Vescovo di Augsburg, Mons. Dr. Konrad Zdarsa. Potrò così, nel caso fosse necessario, portare la S. Comunione a qualche infermo.
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Cav. Corrado Mangano
Consulente Sociale
già Membro del
Consiglio Pastorale
della M.C.I. di Kempten
Erano passati solo alcuni anni dall'apertura della nuova M.C.I di Kempten che l'Associazione Caritas Diocesana di Augsburg inviava il suo primo Assistente Sociale a Kempten.
L'Assistente Sociale, come è sovente con il Missionario, doveva attendere a tutte le necessità e richieste dei lavoratori italiani. ln special modo teneva uno stretto contatto con l'Ufficio del Lavoro e le diverse ditte che assumevano sempre più lavoratori italiani alle loro dipendenze. Soprattutto a causa della difficoltà della lingua e della mentalità, l'Assistente Sociale era il prezioso intermediario che appianava le incomprensioni ed eventualmente le divergenze o contrasti che potevano sorgere.
Con il passare degli anni anche il lavoro dell'Assistente sociale cambiò, specialmente con l'arrivo delle famiglie. lniziò così il tempo dell'interessamento per trovare alloggi e appartamenti, aiutare nella compilazione di formulari, rappresentare presso gli uffici civili (Anagrafe, Tribunale del Lavoro); non da ultimo il rapporto con l'ufficio competente per le assicurazioni sociali o delle pensioni di vecchiaia, i datori di lavoro, nonché le varie istituzioni per la formazione professionale e scolastica. L'Assistente Sociale instaurò anche un'ottima collaborazione con i vari patronati operanti in Germania e all'estero e con il Consolato Generale d'ltalia di Monaco di Baviera.
Il Caritas-Verband della Diocesi di Augsburg ha avuto a disposizione per gli italiani due assistenti ad Augsburg, uno a Neu-Ulm e uno a Kempten (Allgäu).
Gli italiani si rivolgevano numerosi e volentieri agli Assistenti Sociali che si sforzavano di essere consiglieri in ogni problema che preoccupava loro e le loro famiglie.
l cittadini italiani possono accedere al servizio ma, in futuro, non ci sarà più l'Assistente Sociale di madrelingua italiana.
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Comm. Antonino Tortorici
Membro del Consiglio Pastorale
della M.C.I. di Kempten
Corrispondente Consolare