LA MISSIONE CATTOLICA ITALIANA

E GLI ITALIANI DI KEMPTEN

E DI ALCUNE CITTÀ LIMITROFE

 

INTRODUZIONE

Padre Bruno Zuchowski

Rettore della M.C.I. di Kempten

 

Era il 20 dicembre 1955 quando il Governo Italiano e quello della Repubblica Federale di Germania siglarono l’accordo sull’invio di manodopera italiana in terra tedesca. Muniti di regolare contratto di lavoro, furono migliaia i lavoratori che partirono per la Germania Occidentale per lavorarvi nelle industrie, che, in quegli anni di crescita, avevano estremo bisogno di manodopera. Questi operai, arrivati nei luoghi di destinazione, spesso con valigie di cartone assicurate con cordicelle, e alloggiati in baracche, nella maggior parte dei casi, fornite dalle fabbriche, contribuirono, così –  e non poco –  al miracolo economico tedesco. Si calcola che, dal 1955 ad oggi, il flusso migratorio abbia riguardato circa 3,5 milioni di persone. Attualmente gli italiani in Germania sono più di 650.000. Da allora i Gastarbeiter – così venivano definiti i lavoratori stranieri in generale, per sottolineare, appunto, la loro condizione di lavoratori ospiti temporanei   ne hanno fatta di strada. 

Gli italiani, che sono stati tra i primi ad arrivare in Germania, nel frattempo, sono usciti dalle baracche, hanno preso in affitto alloggi più decorosi,  li hanno comprati, o, addirittura, se li sono costruiti, approfittando anche  degli sgravi fiscali previsti per le famiglie. Molti di loro hanno aperto bar e ristoranti, hanno studiato e fatto studiare i loro figli.  Parecchi sono diventati imprenditori e professionisti affermati in diversi settori, importando così in Germania il loro stile di vita. Città come: Berlino, Francoforte, Stoccarda, Monaco... non potrebbero essere più immaginate senza la presenza degli italiani. Monaco, viene considerata, addirittura, la città italiana più a Nord, non solo per l'architettura presente in  alcune piazze e strade, ma, soprattutto, per la vita "italiana" che ivi si respira, nei locali, nei tavoli ai lati di strade e piazze, nei passanti che vi si incontrano.

E a tutto questo sviluppo hanno contribuito in modo considerevole le Missioni Cattoliche Italiane. Anche la Missione  di Kempten – presente in Svevia da più di 50 anni  – non è rimasta indietro in questo processo di italianizzazione. Importando dalle varie regioni d'Italia diverse tradizioni religiose, consuetudini familiari, con uno sguardo particolare rivolto ai bambini, alla loro istruzione, alla formazione e all'assistenza ai lavoratori, ai pensionati, spesso rimasti soli, ai più deboli. Nelle sedi della Missione, sono stati tenuti, oltre ai Corsi di preparazione ai Sacramenti, dei Corsi di recupero della Licenza di Scuola Media, di Formazione Professionale: taglio e cucito, corsi per meccanici, per elettricisti e di informatica, e in questi ultimi anni, anche di lingua e cultura italiana. Il tutto con l'appoggio di vari Enti e di ottimi Collaboratori molto vicini alla Missione, e che fanno parte, nella maggior parte dei casi, del Consiglio Pastorale.

La Chiesa,  l’Italia tutta, il modo italiano di viverle, grazie alle Missioni e alle loro Comunità, sono così entrati anche nelle case dei tedeschi e dei concittadini di altre nazionalità.  Numerosissimi a questo proposito i matrimoni di italiani con persone di altre nazionalità.  Gli italiani sono diventati in questo modo Missionari e Ambasciatori importanti della loro patria; e, nel frattempo, molti di essi, possiedono, insieme con la nazionalità italiana, anche quella tedesca.

Per ciò che riguarda la nostra Comunità  di Kempten e dintorni e il nostro Consiglio Pastorale, di cui fanno parte alcuni Membri abitanti nelle città vicine, si leggano, dopo alcune notizie tratte dal nostro archivio,  testimonianze di italiani, tra le cui righe, oltre a brevi accenni alla loro vita in Germania, si potranno evincere vari momenti della vita della Comunità Italiana in seno alla Missione Cattolica di Kempten. Saranno invevitabili alcune ripetizioni e sovrapposizioni di avvenimenti legati alla vita della Comunità; cosa, peraltro, non del tutto negativa; forse, però, indispensabile, dato che queste situazioni e avvenimenti verranno presentati da diverse angolazioni e punti di vista.

Qui di seguito, intanto,  la suddivisione della Diocesi di Augsburg, i Decanati, le Parrocchie e le Missioni Cattoliche Italiane, la cartina della Diocesi,  e così pure il Decreto dell'allora Vescovo di Augsburg, Mons. Joseph Stimpfle, che istituì la Missione Cattolica di Kempten, i Rettori che vi hanno svolto la loro Missione Pastorale, la Composizione dell'attuale Consiglio Pastorale e i Sacramenti che vi sono stati celebrati.  Seguono, subito dopo, come detto sopra, alcune testimonianze; e, infine la Conclusione da parte di Padre Bruno Zuchowski, e le lettere di auguri alla Missione dal parte del Vescovo, Mons. Dr. Konrad Zdarsa e dal Delegato per le Missioni, Padre Tobia Bassanelli. Seguono, inoltre, delle foto con alcuni momenti particolari della Missione e della Comunità Italiana di Kempten e dintorni.

 

LA DIOCESI DI AUGSBURG,

I DECANTI, LE PARROCCHIE E LE MISSIONI

 

Dal 1962 al 1967 I1 territorio della MISSIONE Cattolica Italiana comprendeva tutta la Diocesi di Augsburg, che coincide quasi completamente con la Svevia, parte sudoccidentale della Baviera.

La Diocesi allora era suddivisa in 60 Decanati con circa 1.000 Parrocchie. Il vasto territorio si estendeva per 13.753 km2. Dal 1° Febbraio 1969, con l'apertura di una nuova M.C.I. a Kempten, alla Missione di Augsburg rimase la parte settentrionale della Diocesi con 43 Decanati.

Dal 1° Dicembre 1972, dopo la costituzione di una terza M.C.I. a Neu-Ulm, la Missione di Augsburg si ridusse alla parte nordorientale della Diocesi con 20 Decanati.

Secondo la nuova suddivisione della Diocesi in 35 Decanati, la M.C.1. di Augsburg comprende 20 Decanati, composti da 550 Parrocchie. Augsburg si trova quasi al centro della Missione che arriva a Nord sino a Dinkeisbühl, distante104 km, cd a Sud sino a Benediktbeuern, che dista 126 km.

 

 

  

PLEBI DEI PEREGRINANTI

Il Vescovo di Augsburg

 

DECRETO

 

Decreto del Vescovo di Augsburg  concernente l'attuale suddivisione del territorio

della Diocesi in tre Missioni Italiane, entrato in vigore il 1° Dicembre 1975.

 

Con riferimento alle "Istruzioni riguardanti l'assistenza spirituale in favore dei Migranti" del 19 Marzo 1970, cap. IV,  sez. 31, §  1,  al Decreto "Christus Dominus", n. 23, e al Motu Proprio "Ecclesiae Sanctae", I, n. 9 e n. 21, § 3,  con effetto dal 1° Dicembre 1975, e in base alla nuova riorganizzazione della Diocesi,  vengono riconfigurate le già esistenti Missioni di Augsburg e Kempten e viene istituita la nuova Missione di Neu-Ulm.

Il Distretto Pastorale di Augsburg comprende i Decanati di:
Augsburg-Centro - Augsburg-Est - Augsburg-Sud - Augsburg-Ovest - Aichach - Friedberg - Schrobenhaueen - Pfaffenhofen / Ilm - Neuhurg / Danubio - Rain am Lech - Donauwörth - Nördlingen - Dillingen - Meitingcn - Dinkelncherben - Landsberg - Diessen - Starnberg - Benedictbeuren - Schwabmünchen - inoltre le Parrocchie di Buchloe, Lamerdingen, Dillishausen, Klein- und Großkitzighofen.

Il Distretto Pastorale di Kempten comprende i Decanati di:
Kempten - Sonthofen - Lindau - Füssen - Mnrktoberdorf - Memmingen - Ottobeuren - Schongau - Wellheim - Kaufbeuren - tranne le Parrocchie di Buchloe, Lamerdingen, Dillishauaen, Klein- e Großkidtzighofen.

Il nuovo Distretto Pastorale di Neu-Ulm comprende i Decanati di:

Neu-Ulm - Illertissen - Günzburg - Krumbach - Mindelheim.

  Tutti e tre i Distretti Pastorali vengono istituiti come Parrocchie Personali Autonome, cosa particolarmente importante per quanto riguarda la competenza di celebrazioni di matrimoni.

Per il resto, si applicano le Disposizioni contenute nel Bollettino Ufficiale 1967 n.

Augsburg, 4 Novembre 1975

 

 

Vescovo di Augsburg

 

I Sacerdoti che hanno svolto il loro ministero Pastorale

nella Missione Cattolica Italiana di Kempten

dal 1966 ai giorni nostri

nel 1966

Don Mario Fraschini

dal 1966 al 1968  

Don Giorgio Fornasari

dal 1969 al 1977

Don Giancarlo Pittarello

dal 1978 al 1986

Don Giuseppe Cristofari

dal 1986 al 2000  

Padre Giovanni Quagliaroli

dal 2001 al 2004

Don Fausto Quai

dal 2004 al 2007  

Padre Bruno Zuchowski

dal 2007 al 2008 

Don Giuseppe Gilberti

dal 2008 al 2010

Mons Miguel Palacios

dal 2010 fino ai nostri giorni 

Padre Bruno Zuchowski

 

 

IL CONSIGLIO PASTORALE DELLA

MISSIONE CATTOLICA ITALIANA DI KEMPTEN

ELETTO IL 28 FEBBRAIO 2018

(in ordine alfabetico)

Presidente del Consiglio:

Giampiero Trovato

Barbera Giusi   Kempten
Fisicaro Alsessandro   Kempten
Franco Rag. Paolo   Kempten
Grasso Dr. Fernando A.   Kempten
Leanza Carmela   Kempten
Lo Re in Trovato Gisella   Kempten
Macaluso Comm. Carmine   Kaufbeuren
Marando Emma   Kempten
Mattina Vincenzo   Kempten
Patralia Lucia   Kempten
Scarvaglieri Sabino   Kempten
Tortorici Comm. Antonino   Memmingen
Trovato Giampiero   Kempten
Vernacchio Nicola   Kempten

 

I SACRAMENTI CELEBRATI 

NELLA MISSIONE CATTOLICA ITALIANA DI KEMPTEN

 DALLA SUA FONDAZIONE

Battesimi

 1454

sono i Battesimi  celebrati e preparati dai Missionari in tutti questi anni.

Prime Comunioni

464

 

Cresime

345

sono i giovani e gli adulti della Comunità Italiana che hanno ricevuto il Sacramento della Cresima, sia nelle Parrocchie Tedesche, sia nelle Parrocchie Italiane.

Matrimoni

347

sono i Matrimoni preparati e celebrati dai Missionari in Germania.

Matrimoni

148

sono i Matrimoni preparati dai Missionari, ma celebrati in altre Parrocchie o in Italia.

Funerali

 

La Missione, purtroppo, non può fornire una statistica esatta per il fatto che la maggior parte dei Funerali dei Connazionali, sono stati celebrati da vari Missionari Italiani in Parrocchie Tedesche.

 

 

Dall'Archivio della Missione Cattolica Italiana di Kempten
 

Il 13 febbraio 1966 arrivò a Kempten Don Mario Fraschini, che era stato Cappellano ad Augsburg dal Gennaio dello stesso anno. Questa data può anche essere considerata il giorno della Fondazione della Missione Cattolica Italiana di Kempten. Don Fraschini in quegli anni viveva in un Seminario dove cercava di imparare la lingua tedesca. Aveva detto a Don Ridolfi che il suo tedesco era molto "primitivo". il Direttore  lo considerava peggiore di quello dei suoi seminaristi più giovani. A marzo, Don Fraschini chiese al Delegato delle Missioni, Mons. Ridolfi di coniare il sigillo della Missione con l'immagine della Fuga in Egitto della Sacra Famiglia. Quando Don Fraschini lo ricevette, ringraziò e nella sua risposta scrisse che "l'asino gli avrebbe fatto comodo".  Don Fraschini rimase a Kempten per quasi sette mesi. Il 1° Settembre 1966, tornò ad occuparsi della Missione di Augsburg, in quanto Don Zorzi, che era stato nominato Direttore del "Corriere d'Italia", era stato trasferito a Francoforte. Gli italiani nella zona di Kempten furono poi assistiti dal Cappellano di Augsburg Don Gianfranco Pittarello, che il 1° Febbraio 1969 fu nominato  Rettore della nuova Missione di Kempten. Il numero di italiani in Algovia era allora di circa 6.000 anime, con gruppi più numerosi a: Kempten, Memmingen, Sonthofen, Kaufbeuren e Schongau. Qui Don Pittarello celebrò 84 Battesimi nel 1975 e più di 60 nel 1976. Le scuole in cui egli impartiva lezioni di religione si trovavano a: St. Mang, Memmingen, Lindenberg, Marktoberdorf, Kaufbeuren, Sonthofen e Schongau. Non aveva collaboratori. La comunità sparsa nel vasto territorio lo affaticava molto e fisicamente e mentalmente. "La mia vita,  molto spesso, è una continua corsa", scrisse nel 1971 al Delegato delle Missioni. Il suo successore, Padre Giuseppe Cristofari (1978-1986), si lamentò di viaggi estenuanti nell'area della Missione, di numerosi servizi religiosi durante i fine settimana e della mancanza di operatori pastorali. Nel dicembre 1979 gli italiani erano esattamente 6170, sparsi in 12 Decanati comprendenti 321 Parrocchie. Nel 1983 Padre Cristofari ottenne nuovi ambienti nella Rathausplatzt 14 e  nel 1984 un Collaboratore per la Catechesi. All'inizio del 1986 Padre Cristofari lasciò la Missione e tornò in Italia. Il 28 marzo 1986 la diocesi nominò come Vicario della missione di Kempten, Don Fraschini, che la diresse per sei mesi. La Delegazione, in seguito, non fu più in grado di fornire  sufficienti informazioni sulla futura Direzione della Missione al Consiglio Pastorale che, da anni, sosteneva fattivamente il Missionario.
Il 1° settembre 1986 la Diocesi, su suggerimento del Delegato per le Missioni, nominò Padre Giovanni Quagliaroli Rettore della Missione. Il nuovo Missionario riorganizzò l'insicura Comunità con i ministeri pastorali e sociali necessari in una Missione già costituita. Come per Padre Cristofari, durante le sue vacanze facevano le sue veci dei Padri Francescani provenienti dall'Italia, che già aiutavano nella Parrocchia di San Mang: Padre Ravarotto e Padre Giordani. Il 31 Dicembre 2000, in occasione del suo settantesimo compleanno, Padre Quaglioroli terminò il suo servizio nella Diocesi di Augsburg. Ancora sano e desideroso di continuare il suo Ministero, assunse quindi la Direzione della Missione di Amburgo, che guidò fino alla fine del 2004. La prospettiva di non poter più disporre di sacerdoti italiani per Kempten dal 1° gennaio 2001 suscitò allora grande preoccupazione nella Diocesi. Perfino il Delegato, Padre Parolin, non poteva fare nulla per l'assegnazione di un Pastore a questa Missione. Tuttavia, le sue proposte di soluzione furono finalmente accettate dalla Diocesi e dal Consiglio Paastorale della Missione di Kempten: similmente a quanto avvenuto alla Missione di Ulm nella Diocesi di Rottenburg-Stoccarda, dove anche il Missionario di Neu-Ulm aveva assunto l'incarico per la Missione di Ulm, dall'altra parte del Danubio, il Missionario di Biberach-Ravensburg nella diocesi di Rottenburg accettò il compito di guidare  la Missione di Kempten.

E furono concordate le linee generali per la sua conduzione:
1) la Missione di Kempten doveva continuare a esistere come Missione;
2) dovevano  essere mantenuti anche i suoi locali;
3) in ogni caso doveva essere assunta una segretaria a tempo parziale;
4) doveva essere garantito anche un contributo finanziario alle attività pastorali da parte della Diocesi di Augsburg.

In quella data il Missionario di Biberach Don F. Quai e il suo Collega F. Cara assunsero la Direzione della Misssione di Kempten  e la integrarono nel loro piano pastorale già piuttosto ampio, in cui stabilirono un "Partenariato di Missioni", come dimostra la lettera pastorale trimestrale "Proposte". I servizi di assistenza pastorale proseguirono a Kempten nella Seelenkapelle e a Kempten-St. Mang e vennero tenuti aanche a: Immenstadt, Sonthofen,  Lindau e Kaufbeuren a seconda delle necessità. Il 1° marzo 2001 fu assunto Padre M. Petez  per l'assistenza pastorale nelle Missioni Cattoliche Italiane di Kempten e Neu-Ulm, nonché nella Missione Cattolica Portoghese di Augsburg. La Missione di Biberach, già parte del processo diocesano delle unità pastorali nella Diocesi di Rottenburg-Stoccarda, costitusce da allora, insieme alla Missione di Kempten, un'unità pastorale superiore rispetto alle altre Missioni italiane, che probabilmente fornirà un modello per il futuro delle comunità italiane in Germania.

 

***

 

Comm. Carmine Macaluso,

Membro del Consiglio Pastorale

della M.C.I. di Kempten

Presidente delle ACLI Baviera

 

 

LA MISSIONE CATTOLlCA ITALIANA DI KEMPTEN

E LA COMUNITÀ ITALIANA Dl KAUFBEUREN E DINTORNI

 

lntroduzione

Il volto delle Comunità italiane all‘estero, in generale, è mutato considerevolmente in questi ultimi decenni. Da una fase caratterizzata dalla necessità di sopravvivenza e dal bisogno, esse sono passate a una situazione che presenta elementi di maggiore stabilità, inserimento e diverse forme di aggregazione e partecipazione. Notevole in questo processo, il ruolo svolto dalla Missione Cattolica di Kempten, attraverso le figure dei suoi Missionari, che in questi ultimi cinquant'anni si sono avvicendati nella cura delle anime, anche, della Collettività italiana di Kaufbeuren e dintorni.

Oggi le Comunità italiane di Kaufbeuren, Marktoberdorf, Schongau e Füssen, per citare solo gli insediamenti più numerosi nella Regione, tra l'Algovia orientale e parte della confinante Alta Baviera, si ripropongono alla società tedesca di accoglienza e, perfino, allo Stato Italiano come una nuova potenzialità di valori culturali, economici, sociali e religiosi da favorire e incrementare con l'innegabile risorsa di un rispetto guadagnato sulla base di esempi di civiltà e laboriosità.

Ai fini di uno sviluppo di un dialogo maturo che rifletta le realtà e le aspirazioni reciproche e permetta ai flussi di emigrazione italiana in Baviera una prospettiva di reale integrazione, oggi come ieri, la Missione Cattolica di Kempten si è prestata per favorirne il successo e permettere l'approdo a rinnovate forme di associazionismo di radice cattolica.

 

Primo Periodo (1966-1977)

 

Il 13 febbraio 1966 è il giorno in cui Don Mario Fraschini, primo Missionario, avvia le attività della Missione Cattolica di Kempten e rivolge la sua pastorale alle Comunità Italiane nel territorio circostante. La comunità di Kaufbeuren ricorda l'annuncio e la diffusione del simbolo-sigillo della nuova Missione: la Fuga in Egitto della Sacra Famiglia, sul basto di un asino. La prima corrispondenza ricevuta con gli avvisi delle celebrazioni della Santa Messa, riportava questa immagine e richiamava alla memoria i cammini dolorosi di emigrazione.

Ufficialmente Don Giancarlo Pittarello fu nominato nuovo Missionario il 1° febbraio 1969 anche se, già nelle sue vesti di Cappellano della Missione di Augsburg, aveva curato e seguito le Comunità di Kempten e dintorni. ln quegli anni, gli italiani presenti in Algovia erano circa 6.000, di cui un quarto concentrati tra Kaufbeuren, Marktoberdorf, Füssen e Schongau. Le statistiche registrano nel 1975, un numero di 84 battesimi e più di 60 nell'anno successivo. Un compito importante per il nuovo Missionario era visitare i Corsi di Lingua e Cultura Italiana disseminati nella zona e impartire così a giovani discenti lezioni di religione.

 

Secondo periodo (1978-2000)

 

Nel 1978 Padre Giuseppe Cristofari assunse la guida della Missione Cattolica di Kempten. A Kaufbeuren ricordano tutti la sua grande umanità, la disponibilità all'ascolto ed il suo impegno anche di natura sociale per i più disagiati. Nel 1979 gli ltaliani nella regione erano 6170, in 12 Decanati, a loro volta suddivisi in 321 Parrocchie. Nel settembre 1983 la Missione Cattolica Italiana ricevette nuovi locali a Kempten, nella Rathausplatz 14 e l'anno successivo un Collaboratore per il lavoro di Catechesi. ll terreno reso fertile da anni di rapporti e relazioni con le Comunità italiane, facilitò nel 1981 la fondazione del Circolo ACLI (Associazioni Cristiane dei Lavoratori ltaliani) di Marktoberdorf  che riassume in sé tre caratteristiche: fedeltà ai valori della democrazia e libertà, al fondamentale diritto al lavoro e alla sua tutela e alla dottrina sociale della Chiesa Cattolica.

Le forme di collaborazione con Padre Cristofari si intensificarono, non solo con la Celebrazione della Santa Messa domenicale in lingua italiana con scadenza mensile ma, anche, con la regolare visita ai Corsi di Lingua e Cultura Italiana e l'insegnamento della Religione. Era il periodo in cui, io, molto giovane, iniziavo la mia carriera di insegnante ed il ricordo delle visite in classe di Padre Cristofari è ancora vivo e sentito. Arrivava nelle sedi di Kaufbeuren, Marktoberdorf, Schongau, Füssen, nei giorni precedentemente concordati, con il suo proiettore a bobine. Annunciava le sue pellicole a carattere religioso, ne spiegava il contenuto e instaurava con gli alunni un dialogo sereno e costruttivo, intercalando nella presentazione aneddoti e racconti che affascinavano i piccoli ascoltatori. Quando all'inizio del 1986, Padre Cristofari lasciò la Missione per rientrare in Italia, fu  difficile colmare il vuoto e ritrovare l'affabilità, l'amore per il suo apostolato e la profonda dedizione verso i più bisognosi. Il 1° settembre 1986 la Diocesi affidò la Missione al Padre Giovanni Quagliaroli che, sulle orme del predecessore, riorganizzò e rafforzò il servizio pastorale e sociale. Il Circolo ACLI, nel frattempo, si era esteso anche a Kaufbeuren e già contava oltre un centinaio di iscritti. Nel 1988 venne fondato il Folk-ACLI, gruppo folclorico di tradizioni popolari musicali siciliane e sin dall‘inizio, Nicola Gueccia originario di Balestrate, nella provincia di Palermo, ne incorporò l'anima e la voce. Decine e decine sono i giovani che si cimentarono e ancora si cimentano con danze e canti tipici regionali, ritrovando così modalità di recupero di bagagli culturali e d'identità, nonché il mantenimento dell'espressione dialettale e la soddisfazione di produzioni con gli strumenti musicali dal vivo. ll Folk-ACLI divenne   subito un laboratorio di idee, proposte artistiche ed organizzazione di rappresentazioni davanti ad un pubblico italiano e tedesco sempre più interessato e numeroso.

Furono gli anni durante i quali la Comunità italiana di Kaufbeuren si strinse intorno alla sua squadra di calcio, la S.C.ACLI Kaufbeuren, che militò nei campionati tedeschi per oltre un decennio, raccogliendo consensi e tifosi sugli spalti nel corso delle partite domenicali. Anche l'impegno nel mondo dello sport  caratterizzò fortemente il profilo della presenza italiana nel territorio: il cuore sportivo di Giacomo Nicolosi, Francesco Jevoli, Salvatore di Palo e Piero Terzoli, a livello di dirigenza, raggiunse successo e riconoscimenti. La squadra di calcio rappresentò allora anche una fucina di solidarietà vissuta e un esempio concreto di integrazione anche per le varie nazionalità di giocatori attivi in campo.

Terzo periodo (2001-2016)

 

Prima con Don F. Quai, poi con Padre M. Petez e infine, soprattutto, con Padre Bruno Zuchowski,

la Comunità italiana di Kaufbeuren e dintorni trovo in seguito un riferimento puntuale e un messaggio pastorale all'insegna della continuità. La celebrazione della Santa Messa, con scadenza domenicale mensile, risultava allora un appuntamento seguito e condiviso. L'accompagnamento musicale dei canti religiosi con la chitarra di Nicola Gueccia donava ulteriore atmosfera e spessore. La solennità delle cerimonie religiose pasquali e natalizie fu al contempo profonda riflessione e ricerca di valori di vita spirituale e quotidiana. ll Circolo ACLI si è cimentò in quel periodo anche nella rappresentazione, nella Cappella della Parrocchia Herz Jesu Kirche di Neugablonz, nella narrazione, cantata a più voci con accompagnamento musicale in versione moderna, della nascita di nostro Signore Gesù Cristo, di fronte ad una numerosa presenza di devoti. L'affermazione del Folk-ACLI continuò, dal 2006 al 2012, con oltre quaranta esibizioni, rappresentando „La Cavalleria Rusticana“ una libera elaborazione dell'opera di Pietro Mascagni, in due atti con canti, danze e recitazione e le scenografie dell'Arch. Salvatore lozzia. ll musical trovò un pubblico entusiasta nelle sale teatrali in Germania, Francia e Svizzera e gli apprezzamenti di stampa, radio e televisioni non mancarono. La maturità delle esibizioni alla fisarmonica di Bruno Columbro, al flauto di Carlo Terzoli, al violino e alle percussioni di Daniele Gueccia, rendevano veramente vibranti i ritmi e appassionanti le melodie. Le voci di Glenda e Debora Arduino, Lucia Terzoli ed il talento sulle scene di Fabiana Scrivano-Columbro costituivano una delle colonne portanti del Gruppo Folk-ACLI di Kaufbeuren. 

ln trent'anni di storia il Folk-ACLI Kaufbeuren ha registrato la partecipazione di oltre cento tra bambini, giovani e meno giovani, un motivo di orgoglio per l'intera Comunità. La collaborazione con la Missione Cattolica di Kempten si è rivelata intensa e costruttiva. Anche in occasione dell'inaugurazione dei nuovi locali del Missione Cattolica di Augsburg il Folk-ACLI con il suo  musical „Di noi le terre - Ovvero storia di una capinera“. E così pure la nuova opera ”Lampedusa” ispirata dal continuo flusso di profughi lungo le coste della piccola isola nel Mediterraneo.

La celebrazione della Santa Messa a Kaufbeuren, in questi ultimi anni, si è svolta prima nella Cappella del Convento Francescano di Santa Crescentia,   poi nella Parrocchia di St. Ulrich,  successivamente nella Cappella della Casa di Cura per Anziani (Hospitalstiftung) e, attualmente, è officiata da Padre Thomas Hagen, nella Cappella della Parrocchia Herz Jesu Kirche a Neugablonz.

 

***

 

Dr. Mario Cerutti

già Segretario della Missione

e Presidente del Cosiglio Pastorale

della M.C.I. di Kempten

 

Padre Giuseppe Cristofari è stato il primo Missionario che ho incontrato a Kempten. Era succeduto a don Pittarello, che era rimasto poco tempo a Kempten. La Missione aveva la sede nella Goethestrasse, dove abitava anche il Missionario stesso. Padre Giuseppe aveva lungamente cercato una sede adatta alla Missione, che aveva poi finalmente trovato in un ambiente ampio, centrale nella Rathausplatz. In quel periodo il luogo delle funzioni religiose per gli Italiani era la Seelenkapelle con Padre Giuseppe per la celebrazione della S. Messa nei giorni festivi. Padre Giuseppe cercava di animare la Missione, riunendo periodicamente il Consiglio di Missione e organizzando piccoli gruppi con compiti specifici. La frequenza degli italiani si poteva notare dalla loro numerosa partecipazione festiva alla S. Messa. Nel frattempo il Missionario aveva ormai raggiunto una certa età e anche la salute non era più al massimo, per cui decise di ritirarsi, tornando in Italia, per quanto grande fosse il dispiacere di tutti gli italiani. Durante il periodo della Missione di Padre Cristofari, d'estate, nel mese di Agosto, veniva dall'Italia per sostituirlo Padre Efrem Ravarotto, sacerdote professore di Bibbia all'Antonianum di Roma. Purtroppo la sua morte improvvisa ci privò della sua preziosa presenza nei successivi periodi estivi.

La Missione non rimase orfana a lungo, perché fu concesso un nuovo Rettore: Padre Giovanni Quagliaroli. Egli diede nuovo impulso alla Missione: si recava nei vari centri degli italiani per la celebrazione festiva della S.Messa, cioè a: Lindau, Kaufbeuren, Memmingen, Marktoberdorf, Immenstadt, Sonthofen, secondo tempi fissi prestabiliti. Per stabilire maggiore contatto con gli italiani, nelle ricorrenze principali dell’anno, come Pasqua, Natale, inviava a tutti una lettera con avvisi, orari e pensieri religiosi. Molto curata era la preparazione alla Prima Comunione e alla Cresima dei bambini in piccoli gruppi, ma anche singolarmente soprattutto fuori Kempten.

Padre Giovanni aveva anche organizzato un corso serale sulla Bibbia, che lui stesso teneva con grande competenza e interesse da parte dei presenti. Purtroppo per limiti di età dovette lasciarci con grande dispiacere di tutta la comunità italiana.

Dopo un certo periodo di assistenza pastorale da parte del Missionario di Biberach, Padre Fausto Quai, la Missione di Kempten ricevette una sistemazione definitiva nella persona del Missionario, Padre Bruno Zuchowski, tuttora in carica.  

 

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Giuseppina Baiano-Polverino

Segretaria della M.C.I. di Kempten

Membro del Consiglio Parrocchiale

della M.C.I. di Kempten

È un grande piacere ricordare i miei più di 18 anni di collaborazione con la Missione Cattolica di Kempten. Sono stata assunta nell'Aprile 2002 dall'allora Missionario Don Fausto Quai, il quale da poco aveva sostituito Padre Giovanni Quagliaroli, che è stato un grande pezzo di storia della Missione. Con Don Fausto ho iniziato a muovere i primi passi e ad imparare le nozioni fondamentali di questo lavoro, ed ancora oggi imparo cose nuove, sia dal punto di vista umano che pratico. Da subito c'è stata una bella armonia: ricordo le Messe che si tenevano ogni domenica mattina nella Seelenkapelle, i Signori Sprovieri, che decoravano l'altare con fiori e tante cure amorevoli, ricordo l'allora ragazzo, oggi ormai uomo, Francesco Aversente, che suonava l'organo. La sede della Missione si trovava nella Rathausplatz 12, proprio nel cuore di Kempten, ma nel 2005 la Missione si è trasferita nella sede attuale della Lessingstraße 37. Dopo poco più di due anni Don Fausto Quai, decise di tornare nel suo paese in Italia, e per un breve periodo ho lavorato con Padre Bruno Zuchowski (il nostro attuale Missionario) che poco dopo  lasciò la guida spirituale della Missione, perché nominato Parroco della chiesa di St Anton di Kempten. Nell'attesa che la Diocesi di Augsburg, nominasse un altro Missionario per la Comunità, Don Giuseppe Gilberti, (Rettore della Missione di Ulm e Neu-Ulm) fu così gentile da riempire il vuoto che l'assenza di un Missionario aveva lasciato, restando al “timone” della MCI per più di un anno. Durante la sua permanenza a Kempten, in seguito a non pochi problemi, sia di manutenzione che di sicurezza, che riguardavano la Seelenkapelle, si arrivò alla combattuta decisione di sostituire la Seelenkapelle con la Cappella della Margaretha- und Josephine Stift. Nel Settembre 2008, la Missione si è onorata della presenza di Monsignor Miguel Palacios, in qualità di Missionario. Purtroppo la nostra collaborazione è durata appena 5 mesi, poiché nel Febbraio 2009 una lunga malattia, mi ha allontanato dalla Missione per quasi 2 anni. Anche se per un breve periodo ho potuto constatare la grande cultura, educazione e rispetto che contraddistinguevano Monsignor Palacios, il quale nel Luglio 2011 è ritornato nel suo Paese natale, in Spagna. Durante la mia assenza, l'ufficio della Missione è stato magistralmente guidato dalla bravissima signora Marlies Staiti. Nel Settembre 2011 il Signore mi ha dato la forza e la salute per ritornare di nuovo al mio lavoro, e ho iniziato con grande gioia, con Padre Bruno Zuchowski, e ancora oggi la nostra collaborazione continua in modo gioioso e piacevole. In questi anni, ho imparato tante cose, ho conosciuto tante persone, il mio lavoro mi ha dato gioie e a volte qualche delusione, ma questo fa parte della vita. Ho cercato sempre, nel mio piccolo, di avere un sorriso e una buona parola per tutte le persone che hanno bussato alla porta della Missione. “Un solo raggio di sole è sufficiente per cancellare milioni di ombre” diceva San Francesco d'Assisi. Ringrazio tutti coloro ch che mi aiutano nelle numerose attività della Missione: il Rettore, Padre Bruno Zuchowski, il Presidente del Consiglio Pastorale, la sua famiglia, e tutti i Membri e Collaboratori del Consiglio Pastorale della Missione Cattolica di Kempten.

 

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Giampiero Trovato

Presidente del Consiglio Pastorale

della M.C.I Kempten

 

Nel Giugno 2001 cercando con amici la chiesa italiana a Kempten per iniziare a fare il corso di preparazione al Matrimonio, ho conosciuto la Missione Cattolica Italiana, che aveva sede nella Rathausplatz. Ero arrivato da solo qui in Germania e volevo sposarmi nell'estate del 2002 con Gisella, la mia attuale moglie. Da quel momento ho iniziato a frequentare La Messa domenicale alla Seelenkapelle con i Missionari Padre Marchiano e Don Fausto.

La cappella piccolina in se stessa ma accogliente, era dotata anche dell'organo che veniva suonato da Francesco Aversente. Finito il corso di preparazione al Matrimonio mi sono sposato in Italia. Ritornato in Germania ho ripreso ad andare a Messa con mia moglie Gisella, essendo lei cresciuta in parrocchia e molto attiva e ricca di idee, abbiamo fatto conoscenza con la Segretaria della Missione Giuseppina Polverino-Baiano e insieme a lei, a Natale dello stesso anno, abbiamo organizzato un piccolo spettacolo teatrale con balli e poesie insieme ai bambini.

Gli anni si susseguivano e la comunità cresceva sempre di più nella fede del Signore. L'arrivo di Padre Bruno Zuchowski alla fine del 2004 ha portato dei cambiamenti, insieme a Karina Malik, una volenterosa signora polacca, che studiava canto ed amava cantare in italiano. Abbiamo iniziato a collaborare anche con lei e abbiamo creato un gruppo per i canti domenicali con prove assidue ogni settimana nella Lessingstrasse, attuale sede della MCI.

Nel 2006 Padre Bruno è andato a ricoprire l'incarico di Parroco alla chiesa St. Anton, lasciandoci nelle mani di un piccolo grande uomo: Don Giuseppe Gilberti che, anche se impegnato con la sua Comunità di Ulm e Neu-Ulm, con grande volontà d'animo seguiva questo gregge affidatogli da Dio.

Dopo qualche anno, dopo continui solleciti fatti dalla Parrocchia di St. Lorenz per riqualificare la Seelenkapelle, sui riscaldamenti e i bagni, abbiamo cambiato la sede della S. Messa spostandoci nella Margaretha- und Josephine Stift, e dopo un breve periodo siamo diventati Membri del Consiglio Pastorale con mia moglie. Nell'autunno del 2007 ho deciso di imparare a suonare uno strumento per accompagnare i canti domenicali (la chitarra). Nel 2008 Karina ci ha poi lasciati per motivi personali e noi abbiamo iniziato a preparare i canti accompagnandoci con la chitarra. Dal 2008 al 2010 abbiamo avuto un altro Missionario da Roma, Mons. Miguel Palacios; insieme a lui e ai chierichetti Kevin e Giuseppe la S. Messa veniva celebrata la domenica mattina, e  così pure tutte le altre Celebrazioni come Natale, Pasqua e Pentecoste.

Il Monsignore si è dato molto da fare ordinando e ripulendo i locali della MCI e anche portando un po' di innovazione. Venendo dalla Segreteria di Stato del Vaticano (Roma). Mons. Miguel: una persona molto attenta nell'ascoltare gli altri, disponibile, minuziosa ed attenta ai dettagli, prendeva parte anche alle prove dei canti settimanali il venerdì sera con Laura Schäfer (Vergine Consacrata) bravissima a suonare organo e flauto, la quale ha scritto tutti gli arrangiamenti per chitarra sui nostri canti. ln quel periodo si è unito a noi anche un signore dell'Altesheim di 80 anni, Herr Alois Bischogsberg che ogni tanto accompagnava i canti nella Messa domenicale.

Nel carnevale del 2009, per motivi di salute, Giuseppina Polverino-Baiano ha dovuto lasciare il lavoro di segretaria. Poco dopo è subentrata per un periodo di transizione Marlies Staiti, anche lei, come la

segretaria precedente, molto attiva per le feste e incontri con la comunità, che è rimasta fino alla fine della convalescenza dell'attuale Segretaria.

Mons. Miguel ci ha lasciato alla fine del 2010, andando in Spagna (Madrid) come Missionario per i cattolici di lingua tedesca. Per circa un anno siamo rimasti senza Missionario, ma ogni tanto ci aiutava Don Giuseppe Gilberti fino a quando, nel Settembre 2011, è tornato Padre Bruno Zuchowski insieme alla Segretaria attualmente ancora in comunità.

Dal Maggio 2015 abbiamo iniziato un nuovo cammino di fede con Padre Bruno: la S. Messa una volta al mese per la comunità di Memmingen (molto presente e cooperante con le attività della M.C.I), e la S. Messa una volta al mese per la Comunità di Kaufbeuren.

Ringraziando il Signore e ricordando le parole di Gesù "Pregate il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe (Mc. 9,38), restando saldi nella fede e nella preghiera, il Signore accresca la nostra fede e mandi più operai nel cammino della nostra comunità, non secondo la nostra, ma secondo la sua volontà.

 

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Dr. Fernando A. Grasso

Membro del Consiglio Pastorale

(già Presidente)

della M.C.I. di Kempten

Vicepresidente Vicario

delle ACLI Baviera

Corrispondente Consolare

 

 

Dopo il servizio militare venni in Germania perché non avevo lavoro. Nella mia vita, per me, è stato sempre importante progredire. Così, nel 1965, all‘età di 22 anni, decisi di andare via dalla Sicilia allo scopo di trovare più facilmente un'occupazione. E dal momento che la mia famiglia si trovava già in Germania, pensai di trasferirmi a Kempten. ll matrimonio, l'apprendistato, il lavoro, lo studio e la partecipazione attiva in diverse associazioni (Missione Cattolica Italiana, Associazioni Cristiane dei Lavoratori ltaliani...) e comitati vari mi hanno aiutato ad inserirmi attivamente nella collettività di Kempten e in Baviera.

Per ciò che riguarda il lavoro, devo dire che, dopo alcune esperienze in qualità di operaio generico – già agli inizi degli anni Settanta - decisi di frequentare un apprendistato che mi permise di lavorare presso un'Industria di meccanica di precisione in qualità di operaio specializzato e di traduttore.

Ma la mia strada non era, evidentemente, questa: dopo aver ottenuto la Maturità Magistrale, cambiai lavoro e iniziai ad insegnare, e nei Corsi di Lingua e Cultura Italiana, e presso la locale Università di Scienze Applicate. Inoltre per aumentare ulteriormente le mie competenze didattiche, mi laureai in Lingue e letterature Straniere e conseguii un Master in Didattica e Promozione della Lingua e Cultura ltaliane a Stranieri, e, non da ultimo, una Licenza in Teologia Fondamentale con conseguente ottenimento della Missio Canonica per l'Insegnamento delle Religione nelle Scuole Bavaresi da parte dell'allora Vescovo di Augsburg, Mons. Joseph Stimpfle.

Per ciò che riguarda la mia collaborazione con la Missione Cattolica Italiana di Kempten, posso dire di essermi avvicinato ad essa già dalla metà degli anni Sessanta, anche perché, avendo frequentato da giovane alcuni Istituti Salesiani, era rimasto vivo in me quanto imparato dai miei Maestri: "Devi progredire per te stesso, ma anche per aiutare gli altri". Ciò che mi ha spinto anche ad entrare in modo attivo in diverse associazioni e ad accettare diversi incarichi di responsabilità. Nei locali della Missione ho diretto cinque Corsi di Recupero della Licenza di Scuola Media, all'Accademia Kolping ho tenuto Corsi di Informatica di Base... Sono stato Presidente per diversi anni del Consiglio Pastorale della Missione, da anni sono Vicepresidente Vicario delle ACLI Baviera, Amministratore di diversi siti, tra cui quello delle ACLI e della Missione, sono collaboratore esterno della Parrocchia di S. Lorenzo (Resoconti di Processioni...) e Membro di Riserva del Consiglio Pastorale di St. Lorenz, sono inoltre Corrispondente Consolare per il Circondario di Kempten... e mi occupo di tante altre cose, che, spesso, ahimè, mi tengono ore intere lontano da mia moglie Enza (anche lei siciliana), con la quale sono felicemente sposato da quarantanove anni. Con Enza, purtroppo non abbiamo avuto figli: ma uno stuolo di figliocci che hanno rallegrato e continuano a rallegrare e riempire – quasi sempre – la nostra vita coniugale.

E ora – a settantasette anni – posso affermare che la decisione di venire in Germania è stata la scelta giusta. I primi anni da „lavoratore ospite“ sono stati per me una forte motivazione per continuare a curare la mia istruzione, a studiare e ad ottenere anche la cittadinanza tedesca, insieme con mia moglie. Sia io che mia moglie non abbiamo, però, un grandissimo desiderio di ritornare per sempre nella nostra Sicilia. Peraltro, durante le vacanze semestrali estive trascorriamo diverse settimane nel nostro appartamento a Catania. Questo perché – anche da pensionato – tengo ancora lezioni di italiano,  dopo 30 di servizio nei Corsi di Lingua e Cultra Italian in giro per la Baviera e 34 anni all'Università di Kempten.

Nel 2009, inoltre, ho ricevuto l'onorificenza di Cavaliere dall'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ho avuto anche il piacere di incontrare personalmente. Un‘ultima cosa: quando parlo con mia moglie, conto mentalmente, penso o prego, lo faccio ancora in dialetto randazzese. In ogni caso la frequenza attiva della vita della M.C.I., già dai tempi di Padre Giuseppe Cristofari, con il quale si era instaurata un'amicizia veramente fraterna (la sua Mamma – spesso nostra ospite – ci raccomadava sempre di stare vicini a suo figlio...), ma anche quando egli visitava i miei Corsi di Lingua e Cultura Italiana sparsi in Svevia... ma anche con Padre Quai, con Padre Quagliaroli, per me è stata e continua rimanere fondamentale, come sopra ha accennato il Rettore della Missione, Padre Bruno Zuchowski, per il quale mi occupo della pubblicazione degli Eventi della Missione e del Calendario delle Attività in uno dei siti da ma gestiti e in cui trova ampio spazio la Missione. Qualche tempo fa ho accettato di buon grado la nomina a Ministro Straordinario della Comunione nell'ambito delle M.C.I. di Kempten dal Vescovo di Augsburg, Mons. Dr. Konrad Zdarsa. Potrò così, nel caso fosse necessario, portare la S. Comunione a qualche infermo.

 

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Cav. Corrado Mangano

Consulente Sociale

già Membro del

Consiglio Pastorale

della M.C.I. di Kempten

 

Erano passati solo alcuni anni dall'apertura della nuova M.C.I di Kempten che l'Associazione Caritas Diocesana di Augsburg inviava il suo primo Assistente Sociale a Kempten.

L'Assistente Sociale, come è sovente con il Missionario, doveva attendere a tutte le necessità e richieste dei lavoratori italiani. ln special modo teneva uno stretto contatto con l'Ufficio del Lavoro e le diverse ditte che assumevano sempre più lavoratori italiani alle loro dipendenze. Soprattutto a causa della difficoltà della lingua e della mentalità, l'Assistente Sociale era il prezioso intermediario che appianava le incomprensioni ed eventualmente le divergenze o contrasti che potevano sorgere.

Con il passare degli anni anche il lavoro dell'Assistente sociale cambiò, specialmente con l'arrivo delle famiglie. lniziò così il tempo dell'interessamento per trovare alloggi e appartamenti, aiutare nella compilazione di formulari, rappresentare presso gli uffici civili (Anagrafe, Tribunale del Lavoro); non da ultimo il rapporto con l'ufficio competente per le assicurazioni sociali o delle pensioni di vecchiaia, i datori di lavoro, nonché le varie istituzioni per la formazione professionale e scolastica. L'Assistente Sociale instaurò anche un'ottima collaborazione con i vari patronati operanti in Germania e all'estero e con il Consolato Generale d'ltalia di Monaco di Baviera.

Il Caritas-Verband della Diocesi di Augsburg ha avuto a disposizione per gli italiani due assistenti ad Augsburg, uno a Neu-Ulm e uno a Kempten (Allgäu).

Gli italiani si rivolgevano numerosi e volentieri agli Assistenti Sociali che si sforzavano di essere consiglieri in ogni problema che preoccupava loro e  le loro famiglie.

Il Servizio Sociale per gli italiani fu, nel 2005, integrato nel Servizio Migranti dell'Associazione Caritas Diocesana con sede presso il Caritas Verband di Kempten.

l cittadini italiani possono accedere al servizio ma, in futuro, non ci sarà più l'Assistente Sociale di madrelingua italiana.

 

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Comm. Antonino Tortorici

Membro del Consiglio Pastorale

della M.C.I. di Kempten

Corrispondente Consolare

Nel mese di Gennaio 1966, dato che mio padre si trovava senza lavoro, dovette emigrare in Germania, dove si trovavano già mio zio e mio fratello, io volli seguirlo almeno per alcuni anni, perché dopo volevo rientrare in Italia per andare a fare il servizio militare.

Arrivammo alla stazione di Palermo pronti per partire per la Germania con una folla di emigranti che andavano a Milano, Torino e, naturalmente, era impossibile trovare un posto per la Germania. Alcuni uomini, però, che erano saliti dal finestrino, ci diedero la possibilità di avere un posto, dove mio padre e io, di tanto in tanto, ci davamo il cambio. C'erano persone che dormivano nei corridoi e nei bagni, che, poverini, dovevano uscire ogni volta che qualcuno doveva andare a fare il suo servizio. Arrivati a Bologna, la situazione migliorò, tanto che nel successivo treno per Monaco di Baviera, riuscimmo ad ottenere i posti. Molto prima del Brennero si iniziava a vedere così tanta neve che non ne avevo mai visto in vita mia, solo da bambino un po' di neve nel vicolo dove abitavamo. Arrivati a Monaco al binario 11 c'era una folla immensa di persone che aspettavano i loro parenti e amici, persone che porgevano i bagagli dai finestrini, e non era semplice uscire fuori con le valigie per la troppa folla. Finalmente dal finestrino vidi mio fratello che ci aspettava. Fu per noi un grande momento di gioia trovare un parente in una terra che non conoscevamo.

Poi arrivammo a destinazione, a Sontheim, vicino a Memmingen, dove mio fratello aveva organizzato una stanza per noi, senza bagno e con il gabinetto fuori nel corridoio. Così iniziò la nostra nuova avventura da emigranti. Subito iniziammo a lavorare presso un'industria tessile a Memmingen, e in breve tempo imparai a fare il tessitore. Poi il datore di lavoro ci offrì l'appartamento per fare venire il resto della famiglia. Così abbandonai l'intenzione di ritornare in Italia, successivamente iniziai a fare il tessitore specializzato ed in seguito l'impiegato comunale.

Dopo alcuni mesi venni a conoscenza che a Memmingen, una volta al mese, si celebrava la Santa Messa in lingua italiana e si proiettavano i film sempre in italiano e, dato che da ragazzo sono stato sempre legato alla chiesa e facevo anche il chierichetto, iniziai a frequentarla.

Nel 1973 conobbi la donna della mia vita, Silvana, che nel '74 divenne mia moglie e che mi ha regalato due bellissimi figli: Carlo e Letizia.

Con l'emigrazione mi è nata la passione per la fotografia, così ho fotografato la città che ho lasciato e i diversi luoghi che ho visitato in Germania. In seguito ho fatto diverse mostre fotografiche. Poi ho iniziato anche la raccolta di foto dei nostri connazionali di diverse luoghi e nei posti di lavoro per fare le mostre fotografiche sulla nostra emigrazione, un'attività che svolgo tuttora.

Nel 1981 sono stato nominato Corrispondente Consolare di Memmingen e dintorni, nel 1987 sono stato eletto Vicepresidente del Consiglio degli Stranieri e nel 1995 Presidente, tuttora in carica. Nel 2006 il Consiglio Comunale mi ha nominato Incaricato per gli Stranieri. Nel 2016, in occasione dei cinquant'anni di Fondazione della Missione Cattolica Italiana, anche io ho festeggiato 50 di emigrazione. La mia collaborazione con la Missione e con la Comunità Cattolica procede egregiamente (faccio parte anche del Consiglio Pastorale). In occasione di quasi tutti gli eventi, che si svolgono presso la Missione, sono presente con mia moglie e con un bel gruppo di italiani di Memmingen, con i quali partecipiamo anche alla Celebrazione della S. Messa a Memmingen ogni seconda domenica del mese.

 

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Carmela Leanza e Lucia Petralia

del Consiglio Pastorale

della M.C.I. di Kempten

 

Con le nostre famiglie abbiamo fatto sempre parte della Missione Cattolica, sin da quando siamo arrivati qui in Germania da emigrati. Crescendo i nostri figli alla luce dei Sacramenti, celebrati da buoni e amabili sacerdoti. D'altra parte la comunità ci ha accolti con calore e in essa abbiamo conosciuto tanta bella gente. La nostra partecipazione è sempre attiva in tutte le manifestazioni religiose, culturali e di collaborazione della comunità. Il compito affidatoci, in questi ultimi anni dalla Missione, è stato quello di realizzare un piccolo altare nell'Hofgartrn di Kempten, per la ricorrenza della festa del Corpus Domini.

Incarico che noi abbiamo accettato con gioia.

Nell'anno 2012, tornando da un pellegrinaggio a Medugorje organizzato dalla Missione, al quale noi abbiamo partecipato, si è insinuata nella mente come un'ispirazione, l'idea di formare un gruppo di preghiera. Il gruppo, nato col nome „Gruppo di Preghiera Maria SS. Regina della Pace„ si riunisce ogni mercoledì alle ore 17:00 per la recita del Santo Rosario e della Coroncina alla Divina Misericordia.

Il Missionario Padre Bruno Zuchowski ha dato il suo accordo alla nostra proposta.

Ha voluto essere presente nel giorno dell'inaugurazione, benedicendo tutti i presenti e pregando con loro. Sperando di poter essere ancora utili alla Comunità, nel servizio della Chiesa, porgiamo i nostri

più sinceri auguri alla Missione e a tutta la Comunità.

 

 

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Rag. Paolo Franco

Membro del Consiglio Pastorale

della M.C.I. di Kempten

Presidente del Circolo ACLI

di Kempten

 

Dopo molti anni come volontario del sabato alle Cucine economiche popolari, mi ritrovo a essere da oltre sette mesi emigrato anche io, lavoratore in Germania, In Baviera del Sud.

Dopo anni di distribuzione pasti a persone senza fissa dimora e immigrati stranieri, mi ritrovo da questa altra parte della trincea. Esperimento e mi arrabatto quotidianamente con le difficoltà di inserimento, nel trovare un alloggio decente a un canone sostenibile, alle prese con documenti da produrre e la burocrazia tedesca. Ora comprendo un po’ meglio la difficoltà di poter esprimersi e di farsi capire di molti stranieri.

Mi rammarico di non aver sempre avuto la pazienza di ripetere, di rispiegare il menù agli ospiti. Spero che questo mio scrivere sia da sprone a tutti gli operatori e a tutte le associazioni affinché proseguano nel loro preziosissimo servizio.

Avevo visitato a Pieve Tesino il Museo dei Migranti, e il vicino museo dedicato ad Alcide de Gaspari, dove si ammirano anche foto e ricostruzioni di “emigranti italiani in treno con la valigia di cartone” in viaggio alla ricerca di lavoro. Altre epoche: a me è andata meglio.

Dopo neanche un mese di ricerca (munito di computer portatile anche come navigatore, una conoscenza base della lingua tedesca e tanto “spirito di avventura), partendo in auto e passando attraverso l`Alto Adige e l'Austria, ho trovato lavoro in una cittadina della Baviera del Sud.

Un lavoro non troppo ben remunerato, ma comunque decente, e con tutti i documenti locali, rigorosamente (qui sono proprio “tedeschi”) richiestimi fin dal primo giorno.

So di essere uno delle migliaia, di più…. dei milioni di italiani emigrati in tutto il mondo, e so di non essere il più indicato a scrivere. Non sono fuggito da guerre non sono né profugo né richiedente asilo.

Credo solo di potermi definire un “emigrato economico” espatriato in cerca di lavoro continuativo, non più disoccupato o lavoratore precario con brevi / brevissimi (anche giornalieri) contratti a termine.

È per questo motivo che ringrazio - Vielen Dank- questa nuova patria, che mi ha fatto diventare lavoratore, attivo. Ora non sono più cittadino di Padova, ma italiano residente all`estero iscritto al Consolato di Monaco, tuttavia rimango nel cuore e con la madrelingua italiano.

Qui ora, anche nell'ambiente di lavoro, con colleghi tedeschi, emigrati turchi, polacchi, spagnoli… mi sento progressivamente sempre più europeo e forse anche più umano. E, non da ultimo, pianamente integrato nella Comunità Cattolica Italiana di Kempten, facendo parte anche del Consiglio Pastorale della Missione e della grande Famiglia ACLI, in particolare del Circolo locale, di cui ho l'onore di essere Presidente.

 

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Karina Malik

Collaboratrice della M.C.I.

Kempten

 

"Chi canta, prega due volte". (Sant'Agostino)
 

La musica e il canto giocano un ruolo importante nella vita della Chiesa. A volte i testi cantati penetrano più profondamente all'interno di altre espressioni.
Spesso i canti ci aiutano a esprimere meglio ciò che non riusciamo a formulare parole. Anche il
Il messaggio della Risurrezione di Cristo entra più facilmente nei nostri cuori quando ci viene trasmesso dai numerosi canti pasquali.
La domenica delle Palme del 2006 mi sono esibita per la prima volta durante  la Messa solenne. In quell'occasione,  man mano che cantavo,  la paura del palco si è placata, d'altro canto mi ero  ben preparata. Avendo scelto una vita senza televisione, avevo molto tempo per la liturgia. Ho imparato la lingua italiana all'Università Popolare di Kempten. "Con la musica, tutto procede meglio", dice il detto popolare. Il canto e la musica liturgica sono stati la mia vita. Ho introdotto il canto allora mezz'ora prima dell'inizio della Messa. Più tardi, per tutti gli interessati, le prove di canto si svolgevano ogni venerdì sera. Presto abbiamo appreso circa 150 nuovi canti e realizzato nuovi libretti. Nei primi due anni il servizio liturgico ebbe luogo nella Seelenkapelle Quindi ci siamo spostati nella cappella della  della Margaretha- und  Josephinen - Stift. Dato poi che i ricoverati della casa per anziani prendevano parte alle celebrazioni, svolgevamo la liturgia in due lingue.

Per tre anni mi sono occupata della parte musicale dei servizi liturgici nella Missione Italiana di Kempten, così come a Lindau e a Sonthofen. È stato un bel momento per me e mi sono fatta molti nuovi e simpatici amici.
Come già detto in occasione dei festeggiamenti per i suoi 50 anni dalla fondazione sono  molto lieta di congratularmi con la Missione Italiana  e le auguro per il  futuro tanta gioia, motivazione e benedizione di Dio per la realizzazione dei suoi obiettivi missionari in tutta la Chiesa, nonché per la continuazione di una buona e fraterna Comunità.

 

 

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Padre Bruno Zuchowski

Rettore della M.C.I.

di Kempten

 

Conclusione

 

La Missione Cattolica iItaliana a Kempten Ieri, oggi e domani
Dall'anno 1966 a Kempten e in Algovia molto si è anche mosso e sviluppato nella Chiesa.
Anche la Missione Cattolica Italiana ha contribuito a questo.
La Chiesa italiana ha una lunga e ricca tradizione. La partecipazione attiva della famiglia alla liturgia della chiesa durante l'anno e la fede viva nella vita della società possono anche essere un grande arricchimento della chiesa locale qui in Algovia.
Nell'Aprile 2004 mi hanno comunicato che dal Settembre 2004  la Diocesi di Augsburg cercava un Missionario per Kempten. Dopo averne discusso con il delegato Don Parolin, il vicario Generale Heigl e la Segretaria Giuseppina Polverino, ho immediatamente deciso di assumere l'incarico per la Missione di Kempten al 50%. Ho così cominciato ad assolvere questo nuovo compito dal primo Settembre 2004.
E così non non mi incontravo più con i Fedeli soltanto  due volte al mese per la Celebrazione Eucaristica, ma ogni domenica nella Seelenkapelle, e  una volta al mese a Kaufbeuren, Lindau e Sonthofen.
L'inizio non è stato facile, ma la disponibilità e la gioia condivisa hanno sempre sviluppato nuove forze e idee. Così è stato fino a luglio 2007 quando mi è stata assegnata dal Vescovo la Parrocchia di St. Anton a Kempten.
Nel settembre 2011 mi è stato chiesto di continuare ad occuparmi della Missione Cattolica Italiana.
E così è fino ad oggi, anche se vivo ad Augsburg da 8 anni e mi occupo anche della Missione Cattolica Italiana di questa città.
Tutto ciò è possibile solo con l'aiuto di molti Fedeli volenterosi, che sono vicini alla Missione e svolgono vari compiti, da come di può evincere dalle precedenti testimonianze, in cui ognuno racconta dal suo punto di vista la sua  vita in Algovia e, soprattutto come si è avvicinato alla Comunità e come collabora con la Missione.

Chi leggerà troverà alcune ripetizioni e sovrapposizioni di notizie ed eventi: ciò, come già anticipato nella mia introduzione, è stato inevitabile e non a tutti i costi negativo. È importane infatti sentire sempre l'altra campana, o, meglio, più campane.

 

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Auguri dal Vescovo di Augsburg, 

Dr. Konrad Zdarsa

 

 

Care sorelle e fratelli della Missione Cattolica Italiana a Kempten!

 

Vi saluto dal profondo del mio cuore e non vedo l'ora di celebrare con Voi il vostro 50° anniversario a Kempten quest'anno. Per mezzo secolo siete stati un appuntamento fisso nell'antica città romana di Cambodunum e avete arricchito la vita cattolica di questo luogo e della nostra Diocesi!

Ma la Missione Italiana ripropone anche in modo particolarmente chiaro, soprattutto dalla sua posizione al centro della Chiesa Cattolica al di là delle Alpi, ciò che il Concilio Vaticano II ha proclamato, vale a dire che: "la Chiesa, in virtù della sua universalità, può formare un legame molto stretto tra le varie comunità umane e nazioni". (GS 42)

Così la vostra Comunità Italiana a Kempten è un luogo non trascurabile dove questa universalità trova espressione nel senso della cattolicità della Chiesa, e si celebra e si vive nella liturgia!

Con questo spirito, vi saluto calorosamente e con gioia in questa bella occasione, vi auguro il meglio, la ricca benedizione di Dio e il suo fedele accompagnamento!

 

 

***

 

Auguri dal Delegato delle Missioni

Padre Tobia Bassanelli

 

 

Carissimi, è con grande gioia che porgo le mie congratulazioni ed il mio augurio alla Comunità Italiana di Kempten e dintorni, che quest’anno ricorda e festeggia il 50° di fondazione. L’aver potuto per mezzo secolo conservare ed alimentare la propria fede, nella lingua e secondo anche le tradizioni del paese di origine, in una realtà culturalmente molto diversa, è di sicuro un avvenimento da non passare sotto silenzio. Anzi, da festeggiare. L’apertura della Comunità italiana di Kempten viene fatta coincidere con l’arrivo del primo Missionario, don Fraschini, nel febbraio del 1966, anche se non esisteva ancora né una sede, né un timbro,

e tanto meno un decreto vescovile di erezione canonica. Don Fraschini abitava in seminario. Dopo sei mesi, a settembre, arrivò don Pittarello, Cappellano ad Augsburg. A lui successe Padre Cristofari. Dal 1986 ci fu Padre Quagliaroli. Dal 2001 il Missionario di Biberach, Don Quai si prese cura anche di Kempten. L’attuale Missionario, Pasdre Bruno Zuchowski, assunse la guida della Comunità il primo settembre del 2004, con una pausa di tre anni (dall’ottobre del 2007 al settembre del 2010) perché assegnato ad una Parrocchia tedesca: aiutò comunque l’incaricato diocesano di quel periodo Don Gilberti (di Neu Ulm). Come vedete, sono tante le persone che si sono susseguite nel lavoro pastorale a servizio della Missione di Kempten, ma senza la Vostra collaborazione e la generosità di tanti volontari non si sarebbe raggiunta quella vitalità di testimonianza cristiana e quella ricchezza di iniziative che oggi la caratterizza. Per questo, mentre ricordo con gratitudine il lavoro pastorale di tutti i Missionari che hanno animato la Comunità, il mio grazie particolare va anche a tutti coloro che vi hanno investito parte del loro tempo e delle loro energie. Ringrazio per la solidarietà tra i numerosi collaboratori, per la gioia con cui tutti Vi siete messi a servizio delle varie esigenze comunitarie. In tanti mi chiedono quale è il futuro delle Missioni Italiane in Germania. Io rispondo sempre dicendo che le Comunità attive non devono preoccuparsi: il futuro è nelle mani di Dio, che lo mette però nelle nostre mani. Dove c’è vita, c’è futuro, a prescindere dalla struttura (se con quella attuale o con una diversa) cui sarà legato. Questo è anche il mio augurio e la mia preghiera al Signore: che accompagni sempre la Vostra Comunità e benedica con abbondanza l’impegno e la collaborazione di tutti voi, nel presente e per il futuro.

 

 Nelle foto che seguono, alcune delle quali provengono dal libretto pubblicato per il 50° di Fondazione della Missione Cattolica Italiana di Kempten, sono documentati alcuni momenti della vita della Comunità Italiana, della Missione Cattolica di Kempten e dintorni. e di alcuni dei loro Missionari. In particolare: Padre Giuseppe Cristofari (1978-1986), Padre Giovanni Quagliaroli (1986-2000), Don Fausto Quai (2001-2004),  Padre Bruno Zuchowski (2004-2007), Don Giuseppe Gilberti (2007-2008), Mons. Miguel Palacios (2008-2010), Padre Bruno Zuchowski (dal 2010 fino ai nostri giorni).

 

     

Padre Giuseppe Cristofari

con alcuni Comunicandi.

Padre Giuseppe Cristofari

a pranzo a casa di

Fernando e Enza Grasso

 (a destra in primo piano).

Le Nozze di Antonino 

e Silvana Tortorici.

Un Battesimo impartito

da Padre Giovanni Quagliaroli.

Le Nozze dei Coniugi Capuano.

Una Prima Comunione

impartita da Don Fausto Quai.

 Mons. Miguel Palacios e

Padre Giuseppe Gilberti.

 

 Mons. Miguel Palacios,

Padre Giuseppe Gilberti

e la Signora Pina Baiano.

 Mons. Miguel Palacios,

e Padre Bruno Zuchowski.

 

I primi 50 Anni di Nozze dei

Coniugi Emanuele.

La Signora Gisella Trovato,

Padre Giuseppe Gilberti

 e il Dr. Fernando A. Grasso

 durante una S. Messa.

 

L'attuale Rettore delle Missioni

di Augsburg e Kempten,

Padre Bruno Zuchowski

durante una S. Messa.

I Fedeli durante la Celebrazione

Eucaristica a Zwiefalten.

 

La Segretaria della Missione,

Signora Pina Baiano con

un Gruppo di Pellegrini.

Il Gruupo della Missione in

occasione del Pellegrinaggio

a Zwiefalten

 

 Il Dr. Fernando A. Grasso del

Consiglio Pastorale della Missione

con il Decano Evangelico, Jörg

Dietmar, il Decano Cattolico,

 Dr. Bernhard Ehler e il Ministro

Plenipotenziario Italiano,

Barone Filippo Scammacca

del Murgo e dell'Agnone

in occasione di una

Celebrazione Ecumenica.

L'attuale Rettore delle Missioni

di Augsburg e Kempten,

Padre Bruno Zuchowski

presenta il Libretto pubblicato

 in occasione dei 50 Anni di

Fondazione della Missione.

 Il Dr. Fernando A. Grasso,

 i Comm. Carmine Macaluso e

Antonino Tortorici del Consiglio

Pastorale della Missione

 di Kempten con il Ministro

Plenipotenziario Italiano,

Barone Filippo Scammacca

del Murgo e dell'Agnone, dopo

una Celebrazione Ecumenica.

Padre Bruno Zuchowski

con due Confratelli

 in occasione dei 50 Anni di

Fondazione della Missione.

 

Il valente Artigiano Vincenzo

Mattina presenta alcune sue

opere in occasione dei 50 Anni

di Fondazione della Missione.

 

 Il Dr. Fernando A. Grasso

brinda con Padre Fausto Quai,

già Missionario a Kempten,

 in occasione dei 50 Anni di

Fondazione della Missione.

Un gruppo di bambini durante

una Festa alla Missione.

Il Delegato delle Missioni,

Padre Tobia Bassanelli con

 il Responsabile dello IAL,

Tony  Mazzaro e il Vicepresidente

Vicario delle ACLI Baviera e

Kempten,  Dr. Fernando A. Grasso,

in occasione di un Congresso

ACLI a Stoccarda.

Il Gruppo Folk-ACLI

alla Festa alla Missione.

 

I Membri del Consiglo Parrocchiale

della Missione e delle ACLI:

A. Tortorici, C. Macaluso,

F. A. Grasso, Paolo Franco

e altri Amici, in occasione

di una Riunione Annuale,

nei locali ACLI di Kempten.

A sin.: la Signora Enza Grasso.

Giampiero Trovato, Presidente

del Consiglio Parrocchiale,

con la Consorte Gisella, durante

una Celebrazione Eucaristica.

Celebrazione della Solennità

delle Palme da parte

 del Rettore delle Missioni

di Augsburg e Kempten,.

Padre Bruno Zuchowski.

Il Rettore delle Missioni

di Augsburg e Kempten,.

Padre Bruno Zuchowski,

in occasione di una Via Crucis

a Neu-Ulm con alcuni Confratelli.

Il Rettore delle Missioni

di Augsburg e Kempten,.

Padre Bruno Zuchowski,

durante  la solenne Processione

del Corpus Domini insieme

alla Parrocchia di Str. Lorenz.

I  Membri della Comunità Italiana:

Fernando A. Grasso, Paolo

Franco e Genuino di Iorio

durante la solenne Processione

del Corpus Domini.

Un momento di Festa, Padre

Bruno Zuchowski, con il Signor

Mario Cecchi, il Dr. Fernando

A. Grasso e il Comm. Carmine

Macaluso, Membri del

Consiglio Parrocchiale.

Un gruppo di partecipanti

in occasione di una Festa

alla Missione.

 

Il Rettore, Padre Bruno Zuchowski,

con il Dr. Fernando A. Grasso,

il Comm. A. Tortorci e la

Consorte Silvana.

Padre Bruno Zuchowski

durante una Celebrazione

Eucaristica nel Mese dei Defunti.

Hofgarten, Corpus Domini 2019. 

La Comunità della Miissione:

 P. Bruno Zuchowski, le Signore:

Baiano, Petralia, Leanza e

 il Dr. F. A. Grasso durante le

 Letture all'altare allestito dalla

Comunità  Italiana. Celebrante

Mons. Dr.  B.  Ehler, assistito dal

Diacono A. Harder.

Un momento delle Festa

delle Castagne 2019.

Padre Bruno Zuchovski

con i Coniugi Mangano, il

  Signor  Mattina, il Dr. Fernando

A. Grasso e altri ospiti tedeschi.

     

 

A cura del Dr. Fernando Grasso

Membro del Consiglio Pastorale

e Webmaster del Sito della M.C.I.

di Kempten