di Fernando Grasso
“La Missione festeggia! Festeggia con noi!” Così inizia
l’invito che la Missione Cattolica Italiana di Kempten ha inviato
nelle settimane scorse alle Autorità Civili e Religiose, alle
Istituzioni, alle Associazioni e, soprattutto, ai Connazionali e a tutti
i loro amici tedeschi e non
I grandi festeggiamenti del 15 e 16 Ottobre – perché veramente così
meritano di essere chiamati e ricordati – preparati con grande impegno
dall’attuale missionario, P. Bruno Zuchowski, validamente affiancato
dalla segretaria Giuseppina Baiano-Polverino, dal presidente del Consiglio
Parrocchiale, Gianpiero Trovato, dalla sua consorte Gisella, dal signor
Alessandro Fisicaro e dai numerosi collaboratori e collaboratrici, hanno
avuto inizio alle 15:00 di sabato, 15 Ottobre, negli ampi locali della
Parrocchia di St. Anton.
I numerosissimi presenti che, man mano, nel corso del pomeriggio, hanno
riempito la sala, come sempre, sono stati ricevuti molto calorosamente da
P. Bruno e dalla signora Giuseppina, che, presentando a grandi linee il
programma, non ha mancato di ringraziare i convenuti, anche in tedesco,
data anche la presenza del 2° Borgomastro della città, Sibylle Knott,
del Consigliere Comunale Peter Wagennbrenner, della famiglia Rieger del
KAB di St. Anton, del diacono Eger e di tanti altri ospiti tedeschi.
La segretaria, nel suo breve intervento d’apertura, ha presentato
l’ennesima mostra fotografica sull’emigrazione italiana in Germania,
ideata e allestita dal Comm. Antonino Tortorici, e dell’esposizione ad
essa collegata dell’artista Vincenzo Mattina. La signora Giuseppina ha
proseguito poi passando alla seconda parte del pomeriggio, parlando
dell’esibizione del gruppo Folk-ACLI di Kaufbeuren, reduce anch’esso
di numerosi spettacoli di successo anche all’estero, proposto con la
collaborazione del Circolo ACLI di Kempten e, non da ultimo,
dell’iniziativa in favore dei bambini bisognosi della Diocesi di Città
del Capo, in favore dei quali, si è svolta una colletta che ha permesso
di raccogliere una lodevole somma. Poi è stata la volta di P. Bruno che,
dopo i suoi saluti agli ospiti tedeschi già nominati, ha salutato tutti i
connazionali presenti. Subito dopo c’è stato l’immancabile taglio del
nastro per l’inizio ufficiale della festa e la successiva presentazione
del bellissimo e ricco libretto informativo pieno di foto a colori, che
documentano puntualmente la vita di noi emigrati in questi ultimi
cinquant’anni a Kempten e dintorni. Un libro destinato ai presenti alla
festa e a tutti gli interessati che ne faranno richiesta alla Missione.
Nei loro brevi interventi, in tedesco, Knott ed Eger e, in italiano,
Grasso, hanno ribadito l’importanza dell’arrivo di tante persone di
buona volontà nella società tedesca, negli anni del boom, delle
successive difficoltà dovute alla crisi della fine degli anni Sessanta,
ma, soprattutto della tenacia che ha fatto sì che questi Gastarbeiter di
una volta diventassero degli elementi oramai insostituibili nella nostra
attuale società, grazie anche al sostegno delle Missioni, delle
Associazioni e realtà varie.
Grasso, partendo, con una certa commozione, dalla sua esperienza
personale, raccontata anche nel libretto in distribuzione, ha ringraziato
la società tedesca e le Istituzioni civili e religiose che lo hanno
aiutato ad inserirsi nella società, come, del resto, è avvenuto per la
stragrande maggioranza di noi emigrati. Una consapevolezza che dovrà
spronarci ad accogliere con generosità la nuova emigrazione extraeuropea.
Poi è arrivato il momento della presentazione della Mostra Fotografica
da parte di Tortorici, che dopo aver raccontato – come nel libretto –
del suo arrivo in terra tedesca e parlato di tanti episodi legati a quelle
sue prime esperienze, ha spiegato il motivo di questo suo interesse per la
fotografia, che lo ha portato nel corso degli anni, alla realizzazione e
raccolta di tante fotografie e documentazioni, legate alla nostra
emigrazione. Al termine del suo intervento il Commendatore ha invitato
quindi gli intervenuti ad andare con lui alla scoperta dei vari punti
della sua esposizione: Emigrazione in generale, Emigrazione in Baviera ed
Emigrazione nella nostra zona, in cui compaiono anche delle famiglie e
delle persone piuttosto note ai presenti, tra cui: le tre generazioni di
una gelateria, quelle di un noto ristorante, alcune celebrazioni di nozze,
di battesimi, documenti dei primissimi anni a Kempten di chi scrive e
testimonianze dello stesso espositore, ecc. Notevole interesse e grande
ammirazione anche per le opere d’intarsio del valente Mattina che ha
ricevuto complimenti a bizzeffe da tutti i visitatori.
Poi la serata è proseguita con l’arrivo del Presidente del Consiglio
Pastorale, Gianpiero Trovato, assente sino a quel momento per motivi di
lavoro. Assenza subito recuperata, e con un caloroso saluto ai convenuti,
e con la presentazione più dettagliata del progetto di sostegno St.
Kizito per bambini bisognosi e malati di AIDS, e, non da ultimo, con
qualche parola di anticipazione sullo Spettacolo “Siamo tutti
emigranti”, che avrebbe proposto da lì a poco il Gruppo Folk-ACLI,
arrivato in quel momento. Gruppo che, presentato, in modo più
particolareggiato dal Comm. Carmine Macaluso, Presidente delle ACLI
Baviera ed instancabile Promotore del Gruppo – che ha curato spesso il
commento in tedesco delle scene, danze e canti proposti – ha deliziato
per ben due ore il pubblico, che, nel frattempo, aveva riempito la sala.
Pubblico che, vari componenti del Folk-ACLI, al termine dello spettacolo e
dopo, essere stati presentati singolarmente da Macaluso, hanno strappato
dalle sedie e coinvolto in una scatenata tarantella, ed invitato alla
prossima rappresentazione, che avrà luogo nella Sala Comunale di
Kaufbeuren domenica, 4 Dicembre. Questa prima giornata di festeggiamenti
è terminata alle 21:00 circa.
Domenica, 16 Ottobre, alle ore 11:30, come da programma, sono ripresi i
festeggiamenti con la concelebrazione di una messa solenne da parte di
otto sacerdoti, tra cui: Monsignor Alessandro Perego, incaricato per i
Missionari dalla Diocesi di Augsburg, Monsignor Bernhard Ehler, decano di
Kempten, P. Fausto Quai, P. G. Gilberti, già missionario a Kempten, il
parroco di St. Anton, P. Bernhard Hesse, il Parroco di Neu-Gablonz, P.
Thomas Hagen e, non da ultimi, l’attuale rettore della Missione di
Augsburg e Kempten, P. Bruno Zuchowski e il suo provinciale.
Suggestivi i vari momenti della funzione, anche per i canti
accompagnati egregiamente alla chitarra e preparati per l’occasione dal
gruppo diretto da G. Trovato. Coinvolgente l’omelia di Mons. Perego:
“Missione: trasmettere la gioia di essere credenti”; “Essere
insistenti e costanti nella preghiera come nel brano biblico in cui Mosè
viene “sostenuto” nella sua insistente preghiera da Aronne e Cur per
la salvezza del suo popolo; o anche insistenti e costanti come la vedova
nei confronti del giudice ingiusto, che alla fine cede, e di cui parla Gesù
nel brano evangelico domenicale, e che conclude: “E il Signore non farà
forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di
lui?”.
Significativi anche gli interventi degli altri Sacerdoti, a cominciare
da Padre Bruno, che, dopo aver letto il messaggio del Delegato per le
Missioni in Germania e Scandinavia, P. T. Bassanelli, ha ringraziato tutti
e soprattutto il Signore per questo meraviglioso momento della sua vita e
continuando con Mons. Ehler che, come decano e parroco della Basilica di
St. Lorenz, segue e appoggia con grande interesse la nostra Comunità. Il
pranzo, che è seguito, è stato veramente all’altezza delle
aspettative: i collaboratori, che hanno contattato il servizio con una
ditta specializzata per questi eventi, hanno saputo veramente scegliere,
come commentato da tutti i partecipanti al festoso pranzo conviviale.
Anche perché allietati da un complesso e da alcune brevi scenette
presentate da bambini della Missione, preparati appositamente da alcune
Mamme, da un “libiamo, libiamo ne’ lieti calici” improvvisato da due
giovanissimi partecipanti e dalla visita di un improbabile “giovane”
Scozzese, che con la sua partecipazione ha voluto dare il suo contributo,
facendo gli auguri alla Missione e al Missionario.
Durante questa giornata gli intervenuti, che non erano stati presenti
il sabato, hanno avuto l’occasione di ammirare le foto
sull’emigrazione e le opere d’intarsio esposte. I festeggiamenti sono
terminati alle 18:00 circa, dopo la spontanea esecuzione dell’Inno degli
Italiani, proposto dal complesso e cantato con grande orgoglio da tutti i
presenti.
Foto a sx: P. Bruno Zuchowski
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