Celebrato sul Colle del Leitenberg (Dachau)

il 50° Anniversario della Cappella Italiana

Sabato 2 novembre 2013 si è svolta la cerimonia per il 50 anniversario della Cappella Italiana eretta sul Colle del Leitenberg, accanto all’ex campo di concentramento di Dachau, per ricordare gli italiani morti in tutti i campi di concentramento nazisti.
La cerimonia è stata organizzata dalla Arcidiocesi di Monaco e Freising, col sostegno del Consolato Generale d’Italia e del Comites di Monaco di Baviera.
Numerosissima la partecipazione: autorità civili e militari, italiane e tedesche (tra gli altri, il sindaco di Dachau, rappresentanti del Landtag e del Governo bavarese, rappresentanti della polizia bavarese, delle Forze Armate italiane
(22,24), rappresentanti delle varie religioni), ma anche tanti cittadini, italiani e tedeschi, e soprattutto tanti giovani (2,5,14,17). Da Trento è giunta una delegazione della locale sezione dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) (1,2,13,17) assieme a 25 ragazzi delle superiori e dell’Università cittadina, che si sono incontrati con la delegazione di studenti tedeschi delle classi del Rupprecht-Gymnasium di Monaco di Baviera che studiano italiano.
La cerimonia è iniziata percorrendo la Via Crucis – opera dello scultore Vittorio Di Colbertaldo - che dal piazzale porta al cimitero dove riposano oltre 7.000 vittime
(4,5).  Nelle soste presso alcune stazioni, ci sono stati brevi momenti di preghiera e sono state ricordate sia la storia del campo di concentramento di Dachau sia le storie di alcune delle sue vittime: Nevio Vitelli (deportato a 16 anni, autore di una poesia che – raccolta dal suo amico e compagno di prigionia Mirco Giuseppe Camia, ha dato lo spunto ed il titolo al libro “Mein Schatten in Dachau”, raccolta delle testimonianze dei deportati) e Procolo Caranante (giovane pescatore di Procida, fucilato il 29 settembre 1944).
Dopo la visita, la preghiera e la meditazione al cimitero sulla cima del colle del Leitenberg
(6,7,8), la cerimonia è proseguita alla Cappella Italiana (9-18), dove hanno parlato il Cardinale Reinhard Marx (4,6,7,9,12,15,15-18,27,29)  e l’Arcivescovo di Trento Luigi Bressan (4,6,7,12,20,29), in rappresentanza della Conferenza Episcopale Italiana.
Il Cardinale Marx, ha riaffermato come si debbano ricordare tutte le vittime del nazismo (i cristiani, gli ebrei, i rom, i comunisti, i portatori di handicap, gli omosessuali, …) e come ci si debba ancora oggi impegnare contro tutte le discriminazioni, siano esse di carattere religioso, razziale, di genere o preferenza sessuale.
La cerimonia si è conclusa con i discorsi del Console Generale Filippo Scammacca del Murgo 
(1,2,5,6,10,12,15-18,25-28), del rappresentante dell’ANPI Sandro Schmid  (13)  e di due studentesse di Trento (14), del Presidente del Comites Claudio Cumani  (3,5,6,10,12,17,25-28) (che riportiamo per intero alla fine insieme a quello del Console Generale) ed un saluto del Vescovo di Verona Giuseppe Zenti letto dal un suo delegato.
Al termine, il Console Generale ha consegnato due "medaglie d'onore destinate agli ex deportati nei campi di concentramento nazisti" alla memoria di Giuseppe D'Amico (fatto prigioniero a Dubrovnik/Ragusa nel 1943, internato prima a Bathorn/Niedersachsen e poi a Gevelsberg/Nordrhein-Westfalen,  dove morì di pleurite il 23 marzo 1944) e Francesco Paolo Grasso (sopravvissuto al campo di concentramento di Berger-Belsen nella Lüneburger Heide, dove era stato internato nel settembre 1943), medaglie che sono state ritirate dalla nipote Vincenza Lombardo 
(3,15,16,19,21,25-28) e dal figlio Fernando Grasso  (3,15,16,19,21,25-27,30).

Claudio Cumani

Il Discorso del Presidente del Comites di Monaco di Baviera

Claudio Cumani     

L'Intervento del Presidente Claudio Cumani al Waldfriedhof       

L'intervento del Console Generale d'Italia in Baviera

Filippo Scammacca del Murgo e dell'Agnone

 

 

Qui di seguito alcuni momenti della Celebrazione sul Colle del Leitenberg. Ringrazio sentitamente tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa pagina, a cominciare dall'autore dell'articolo, Claudio Cumani, che insieme al Console Generale d'Italia in Baviera, Filippo Scammacca del Murgo e dell'Agnone hanno messo a disposizione i loro interventi. E continuando con il Direttore di Vita e Lavoro, Francesco Messana  (7,16,18), con il Corrispondente Consolare di Memmingen, Antonino Tortorici e Consorte  (18,20,21,22) e con l'insegnante Silvana Sciacca  (18 ). E, infine, i miei ringraziamenti vadano: alla Croce Rossa, alla Deutsche Dienststelle di Berlino e all'Ufficio di Assistenza Sociale del  Consolato Generale Italiano di Francoforte, per le ricerche che hanno consentito l'individuazione e la documentazione riguardanti la tomba del deportato Giuseppe D'Amico. 

Tra i numerosissimi ospiti presenti: la Vicepresidente della Dieta Statale Bavarese, Ulirke Gote; il Presidente del Distretto Governativo dell'Alta Baviera, Christoph Hildebrand; il Borgomastro di Dachau, Peter Bürgel; il Prof. Felice Tagliacarne dell'Università  Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt; Sabine Dauner, Responsabile della Sezione Italiana del Rupprecht-Gymnasium di Monaco; la Baronessa Martina Scammacca (17,30), la Signora Cumani (30), Il Vicepresidente del Comites, Ricci e Consorte (29), una nutrita delegazione ACLI: i  Presidenti emeriti delle ACLI: Carmine Macaluso (19) e Consorte, Giuseppe Rende (3,19), che ringrazio particolarmente per i toccanti versi sulla Cappella,  Patrizia Mariotti e Consorte (3,19);  la Direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura di Monaco, Giovanna Gruber (21,29) e la Presidente del Forum Italia, Paola Zuccarini e Consorte (29) e tanti, tanti altri. 

Fernando A. Grasso

Presidente ad interim delle ACLI Baviera

 

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