Subject: Le elezioni europee nella Circoscrizione Consolare di Monaco di
Baviera
Su circa 76.000 elettori, 4.759 sono stati i connazionali che si sono
recati a votare nei seggi organizzati dal Consolato Generale di Monaco in tutta
la Baviera per le elezioni del Parlamento Europeo. Si tratterebbe quindi di una
partecipazione al voto del 6,2%, con un calo di quasi un punto percentuale
rispetto alle europee del 2009 (quando nella circoscrizione consolare – che
allora non comprendeva la Franconia, in quel tempo sotto il Consolato di
Norimberga - votò il 7,07%).
A questo proposito devo però segnalare che numerosi sono i casi di connazionali
che – pur avendo optato già nella scorsa tornata elettorale per il voto nei
seggi tedeschi - hanno comunque ricevuto anche le schede italiane (me compreso).
Questo significa un considerevole spreco finanziario di raccomandate inviate
inutilmente, ma anche una sottostima della reale partecipazione al voto. Infatti
io ed i numerosi italiani che abbiamo ricevuto entrambe le schede elettorali
(italiane e tedesche) ed abbiamo optato per il voto nei seggi tedeschi,
risultiamo - per gli uffici elettorali italiani - fra i non votanti!
Ciò rappresenta un’ulteriore conferma della presa di posizione dell’Intercomites
Germania votata unanimemente nel settembre dell’anno scorso, nella quale tra
l’altro si auspicava “che, in futuro, si giunga all’abolizione
dell’opzione di voto per le liste italiane che è offerta agli italiani
residenti nei paesi dell’Unione Europea.” Perché “integrazione
[significa] partecipazione piena alla vita politica, sociale e culturale
locale”. E della nostra partecipazione attiva c’è sempre più bisogno, sia
per le nostre comunità, che per l’intera società.
Claudio Cumani
Presidente del Comites di Monaco di Baviera
PS: il caporedattore del settimanale “Die Zeit”, Giovanni Di Lorenzo, nel
corso del talk-show televisivo di Günther Jauch ha dichiarato di avere votato
due volte: sabato al Consolato italiano e domenica al seggio tedesco. Una tale
affermazione non può che lasciare esterrefatti ed arrabbiati. Esterrefatti per
l’ignoranza delle leggi che proprio un giornalista di grido come Di Lorenzo
non dovrebbe avere, tanto più che il divieto del doppio voto è stato
continuamente ribadito, in questa come nelle precedenti consultazioni elettorali
europee, sia nelle comunicazioni italiane che in quelle tedesche. Arrabbiati
perché questa dichiarazione offre ulteriori argomenti ai nemici della doppia
cittadinanza, che invece va difesa, incoraggiata ed ampliata oltre il cerchio
delle nazioni dell’UE.