Intervista
al Console Generale d’Italia a Monaco di Baviera,
Ministro
plenipotenziario Dr. Filippo Scammacca del Murgo
VL,
Dr. Francesco Messana:
Quando è avvenuto il Suo insediamento nel Consolato Generale d’Italia
di Monaco e quali sono state le Sue prime innovazioni nella nuova Sede?
Console
Generale, Ministro Filippo Scammacca del Murgo: Sono in servizio dal
15 marzo 2011 quale Console Generale d’Italia a Monaco di Baviera.
L’obiettivo perseguito è migliorare l’efficacia dei servizi consolari
utilizzando al meglio le risorse disponibili e contribuire a partire della
Baviera, con impulsi specifici diretti al mondo italiano ed a quello bavarese,
di rafforzare i rapporti economici, politici, scientifici e culturali e
linguistici. In questa fase sarebbe velleitario presentare risultati o
specifiche iniziative. Non nascondo che varie iniziative sono in fase di
realizzazione, ma vorrei riferire su di esse quando i tempi saranno maturi:
farlo adesso sarebbe prematuro se al limite velleitario.
VL,
Dr. Francesco Messana: Da informazioni attinte attraverso gli organi
di stampa abbiamo appreso che ha già contattato
molti Connazionali e molte istituzioni italiane in Baviera, può darci un
breve resoconto sui risultati ottenuti da questi incontri?
Console
Generale, Ministro Filippo Scammacca del Murgo: Abbiamo
qui in Baviera una collettività operosa che prende il lavoro, con molto
impegno che è molto legata all’Italia e che è sensibile all’interesse
generale e che è pronta ad atti di solidarietà. Si tratta di una comunità
in cui convivono persone che hanno esperienze, periodi di permanenza e diversi
livelli di inserzione nella collettività locale. Sono finiti i tempi in cui
la stragrande maggioranza degli italiani erano dei lavoratori ospiti... Oggi
c’è di tutto: la seconda e anche terza generazione ha spesso un ridotto
collegamento con la patria di origine; ci sono imprenditori, funzionari,
persone che svolgono incarichi di responsabilità nel settore economico, ci
sono i funzionari in servizio presso le organizzazioni internazionali.
Ci sono purtroppo anche dei connazionali che soffrono il fenomeno della
povertà e dell’emarginazione. ognuna di queste componenti ha esigenze
diverse ed è in grado di dare un contributo specifico. L’obiettivo è
raggiungere ogni componente ed avere un dialogo attivando una fiducia
che è premessa per ogni tipo di iniziativa e di collaborazione.
VL,
Dr. Francesco Messana: Nel 1992 fu Console d’Italia a
Friburgo in Brisgovia, sa dirci se le problematiche, relative
all’emigrazione italiana di allora, sono rimaste identiche o ha notato dei
cambiamenti nei nostri Connazionali sul modo di vivere e sul campo del lavoro?
Console
Generale, Ministro Filippo Scammacca del Murgo:
I
due contesti non sono facilmente comparabili. Credo che in 15 anni ci sono
stati dei progressi nel Sud Baden. L’esperienza
di Friburgo mi è utile
perché mi dà strumenti addizionali e esperienze che facilitano la mia azione
qui in Baviera.
VL,
Dr. Francesco Messana: Ha già preso contatto con le Autorità
politiche bavaresi e, in caso positivo, quali
tematiche sono state trattate in merito all’emigrazione
italiana in Baviera e con quali risultati?
Console
Generale, Ministro Filippo Scammacca del Murgo: Non sono ancora in
grado di rispondere. I contatti sono troppo freschi: ho potuto avviare le
presentazioni presso le autorità del Land solo 2 settimane fa. Vorrei
comunque riprendere il discorso là dove lo ha avviato il mio predecessore.
L’aspetto principale è comunque il successo scolastico e l’insegnamento
dell’italiano.
VL,
Dr. Francesco Messana: In questi ultimi anni, i Corsi di lingua e
cultura italiana in Baviera sono stati oggetto di
critica e di malcontento non solo tra le famiglie italiane,
ma anche tra gli insegnanti. Quale sarà, secondo Lei, Signor Ministro,
il futuro dei Corsi d’italiano in Baviera e quale quello dei nostri
insegnanti?
Console
Generale, Ministro Filippo Scammacca del Murgo:
Intanto
occorre ricordare che fino all’anno scolastico 2008/09 i corsi erano
organizzati e gestiti dall’autorità scolastica bavarese. Quell’anno erano
stati attivati una sessantina di corsi con circa 600 iscritti. A partire
dall’anno 2009/10 la loro gestione è passata in parte al Consolato Italiano
e in parte ai nostri Enti Gestori operanti in Baviera, con un coordinamento
didattico assicurato dal nostro Ufficio Scuola. Ora da quel momento il numero
delle iscrizioni e dei corsi è andato progressivamente aumentando: nel
2009/10 sono partiti 85 corsi con circa 900 iscritti e nel 2010/11 – per
tutta la Baviera – 130 corsi in 78 sedi con circa 1300 iscritti. Per tale
ragione nel corso del 2009/10 il Ministero degli Esteri ha inviato 4 docenti e
– fatto ancor più significativo – ne invierà ancora uno per
l’anno prossimo, a riprova del fatto che i corsi sono in una fase di
crescita e di apprezzamento. Anche per il prossimo anno infatti è previsto un
aumento delle iscrizioni, in particolare nelle aree dove operano nostri
docenti ministeriali. Inoltre, a
differenza di quanto succedeva nel passato, l’iscrizione viene fatta
ufficialmente attraverso le scuole, i gruppi del livello elementare vengono
costituiti con criteri di maggiore omogeneità e la programmazione didattica
prevede l’adozione di medesimi libri di testo per le stesse tipologie di
corso. Certo i corsi non sono considerati un’attività integrata
nell’offerta formativa delle scuole, in quanto il locale Ministero non ne ha
finora riconosciuto il carattere ”scolastico”. Ciò pone la loro
organizzazione di fronte a dei problemi di non facile soluzione, quali ad es.
la necessità di collocare i corsi in una rigida fascia oraria pomeridiana –
ogni giorno tra le 14.00 e le 18.00 – e la tendenziale indisponibilità
delle scuole a mettere a disposizione dei docenti italiani la necessaria
strumentazione didattica.
VL,
Dr. Francesco Messana: Sa dirci se gli alunni italiani, che superano
la scuola dell’obbligo (Hauptschule), prima di iniziare la scuola
professionale vengono consigliati da personale specializzato (Berufsberater)
sull’apprendimento di un mestiere che al termine degli studi possa dare loro
la possibilità di trovare con facilità un’occupazione?
Console
Generale, Ministro Filippo Scammacca del Murgo:
VL,
Dr. Francesco Messana:
Grazie
per l’intervista, Signor Console Generale! Le auguro una buona permanenza
nella metropoli monacense e naturalmente un
proficuo lavoro a favore della nostra Comunità italiana che vive e
lavora in Baviera.
A
sinistra il Console Generale d’Italia, Ministro Filippo Scammacca del Murgo,
a gentile colloquio con il direttore del nostro periodico “Vita e Lavoro“,
Dr. Francesco Messana. (Foto:VL)