Carmine Macaluso in occasione 

della Messa a suffragio 

di Remigio Ciotti

Ausgsburg, 30 Giugno 2018

Nella Chiesa di San Taddeo, ad Augsburg, il 30 giugno è stata celebrata da Padre Bruno Zuchowsky una Santa Messa a suffragio per la recente  scomparsa del Dr. Remigio Ciotti, per lunghi anni Coordinatore degli Uffici dei Patronati ACLI  in Germania. Presenti alla cerimonia il Presidente delle ACLI Germania Duilio Zanibellato, il Presidente regionale delle ACLI del Baden Württemberg Pino Tabbí, il Presidente del Consiglio  nazionale delle ACLI Germania Riccardo Cecchi,  la Vice-Presidente regionale delle ACLI Baviera Patrizia Mariotti, colleghi delle sedi di Patronato ACLI di Monaco di Baviera, Neu-Ulm ed Augsburg.

Il Presidente delle ACLI Baviera, Comm. Carmine Macaluso, durante la Cerimonia Religiosa ha  pronunciato, in sintesi, la  seguente commemorazione: “Remigio Ciotti, nei lunghi anni della sua militanza nelle ACLI  e nella sua funzione di Coordinatore nazionale delle sedi di Patronato in Germania, ha rappresentato con la sua signorile  personalità,  con  uno stile pacato ma deciso, con una competenza professionale di grande rilievo, per tutti noi, soprattutto, un amico. L’amicizia non si perde, è spirito che non si cancella, che permane come arricchimento, che sedimenta nell’intimo e ci consola ed accompagna nei ricordi per le emozioni vissute.

Remigio Ciotti ,come coloro che purtroppo anch’essi prematuramente, in questi ultimi anni, ci hanno lasciati, ( Luciano Fazi, Mario Magistro, Domenico Di Lauro) hanno segnato il percorso delle ACLI in Germania, in Baviera, con perseverante dedizione, con spirito di abnegazione  per valorizzare significativamente i principi di fede cristiana e tutela dei diritti dei lavoratori, che le ACLI,  da numerosi decenni, in emigrazione, difendono e sostengono.

Caro Remigio, ci hai onorato, arricchito con la Tua amicizia, con la tua disinteressata  disponibilità, hai condiviso le nostre battaglie sociali con generoso entusiasmo e sostenuto le nostre idee e progettualità con serietà, affetto schietto ed intelligenza. La lunga malattia ti ha piegato nel fisico, ma anche e proprio in quei momenti di sofferenza, superando ogni banalità, con la raffinatezza che sempre ti ha contraddistinto, riuscivi a regalare ancora un sorriso ed infondere sentimenti di speranza.

Così  – ha concluso Macaluso – vogliamo celebrare un Amico, senza retorica. Che Dio ti benedica e ti accolga, come meriti, tra le anime giuste. Grazie Remigio!”.