ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI

CHRISTLICHE ARBEITNEHMERBEWEGUNG ITALIENS

PRESIDENZA REGIONALE ACLI BAVIERA

LANDESVORSTAND ACLI BAYERN

 

COMUNICATO STAMPA DELLE ACLI BAVIERA

 

Monaco di Baviera 27 Gennaio 2020

 

AUSCHWITZ: A 75 ANNI DALLA LIBERAZIONE

 

Nei giorni scorsi il Presidente della Repubblica tedesca Steinmayer, in visita ufficiale in Israele, ha ricordato le vittime della ferocia nazista, chiedendo perdono, con parole mosse da profonda sensibilità e commozione, testimoniando l'efferatezza di un inutile eccidio di innocenti, che la storia ha consegnato per sempre ai posteri, al mondo intero. Il parallelo con il Cancelliere Willi Brandt, in ginocchio davanti all'olocausto degli Ebrei in Polonia e d'obbligo. Le parole e la presenza del Presidente Steinmayer contiene un messaggio peculiare da riprendere sicuramente in tutte le manifestazioni in occasione della ricorrenza della Liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, il 27 Gennaio 1945, che si celebrano in Germania e nel mondo: anche in un'Europa moderna, unita da forti vincoli politici ed economici, in processi d'integrazione sempre più coinvolgenti, l'inviolabilità della dignità umana, la democrazia pienamente vissuta, la tolleranza e la solidarietà restano valori quotidianamente da riconquistare, cosi come attuale è la memoria delle atrocità e ingiustizie del passato, monito e pietra angolare nel cammino delle prossime generazioni.

Le ACLI Baviera ricordando questo percorso d'identità di valori irrinunciabili, ribadiscono la convinzione che il ricordo del dolore non si possa assopire e che le tracce di tanta inverosimile viltà non siano cancellate. Le ACLI Baviera desiderano contribuire a rendere questa memoria responsabilità comune, diffusa e popolare, perché radicata nei cuori degli uomini di buona volontà. Se gelosamente conservata sarà capace di generare nuova passione umana e civile per alimentare una speranza condivisibile. Ma la memoria interpella anche il ruolo delle Istituzioni, perché ad esse è affidato precipuamente il compito di sostenere e forse anticipare la memoria collettiva di una Comunità, nei loro gesti vi è una valenza pedagogica fondamentale. La memoria costituisce il debito inestinguibile da pagare verso il Popolo ebreo anche in funzione dell'affermazione dei valori del rispetto della dignità umana e della democrazia .Essa non ci rende prigionieri del passato, se riappropriarsi del ricordo del patire e delle speranze spezzate spinge ad impegnarsi oggi per una nuova stagione di libertä e liberazione.

 

Il Presidente Regionale ACLI BAVIERA

Comm. Carmine Macaluso