Intervento del Console Generale in occasione della celebrazione

della festa delle forze armate a Monaco

(1 novembre 2011)

 

Anche quest'anno celebriamo la ricorrenza della festa delle forze armate rendendo omaggio ai militari italiani che hanno sacrificato la loro vita per l'Italia e per il bene comune.

Vorrei uscire dalla retorica e soffermarmi su quello che è il punto centrale di questa cerimonia:  La vita è il bene supremo è quello più prezioso.

Immaginiamo il dolore che proveremmo se sotto questa terra ci fossero non i nostri nonni e spesso bisnonni, ma i nostri figli i nostri padri o le nostre madri.

Credo i nostri morti i nostri militari che giacciono in queste tombe vogliono dirci due cose.

Da un lato mai: “più un conflitto fratricida come quello che ha distrutto il nostro contenente per due volte di fila”. Viva l'Europa che è risorta grazie anche al sacrificio dei soldati che hanno difeso i valori che sono affermati attraverso la comune costruzione. Non dimentichiamolo mai: dietro i valori di libertà, di democrazia, di concorrenza tra le idee, tra le persone, tra i prodotti del lavoro umano vi è anche il sacrificio delle spesso giovani vite dei nostri militari. Questo aspetto dobbiamo ricordarlo perché noi stessi Italiani in Germania viviamo in questo Paese grazie a questa comune costruzione europea.  In momento in cui spesso la gente è offuscata da una dipendenza spasmodica da beni materiali e dagli attacchi della speculazione e dei mercati ricordiamoci le persone che sono cadute in nome di valori esistenziali senza i quali noi non saremmo.

Da un altro lato: "le nostre vite non sono state sacrificate invano". Ricordiamoci, infatti, che anche in questo momento i militari italiani, spesso a fianco di commilitoni appartenenti ad altre nazioni amiche tra cui la Germania, rischiano ogni giorno la loro vita e a volte anche fanno sacrificio della loro vita nel quadro delle operazioni di pace tanto di interposizione e di mantenimento della pace quanto di contenimento e di imposizione della pace. Ciò non solo nel quadro dell’operazione ISAF in Afghanistan dove purtroppo sono deceduti 44 militari italiani, ma i nostri militari operano in maniera silenziosa e senza i riflettori anche in molte altre aree del mondo: secondo i dati del Ministero della Difesa queste operazioni vedono impiegati   8.181 militari italiani  tra esercito, marina e forza aerea attivi in in Bosnia, Marocco, repubblica del Congo, India/Pakistan, Darfur, Georgia, Libano, Uganda, Egitto, Israele, Balcani, Somalia (contro la pirateria) Libia, Albania, Irak. Nel quadro di operazioni delle NU, della Nato e di altre iniziative multilaterali.

È ben nota ed apprezzata la professionalità, la capacità dei nostri militari di operare in contesti locali e di raccordarsi con le popolazione civile in contesti spesso molto difficili a volte caratterizzati da conflitti e da guerre civili che vedono i nostri militari attivi anche in operazioni di ricostruzione di interventi a sfondo umanitario aiuti alimentari, cure mediche, ripristino di acqua, elettricità.

In questa giornata noi italiani che viviamo in Germania esprimiamo un particolare omaggio a questi soldati che operano fuori del territorio nazionale, che rendono onore alla nostra bandiera e che operano per la salvaguardia di valori essenziali che costituiscono l’essenza della nostra unità nazionale e della costruzione europea.